Il Nobel per la Pace รจ stato assegnato al dissidente cinese Liuy Xiaobo dal presidente del Comitato per il Nobel nella cerimonia a Oslo. Per lui c’era una sedia vuota.
Al suo posto, una sedia vuota, un simbolo โforteโ ma anche โmolto tristeโ, nelle parole della leader democratica birmana Aung San Suu Kyi, Nobel a sua volta nel 1991. Ma quella del 54enne professore cinese non รจ lโunica assenza: dietro pressioni di vario tipo della Cina, molti paesi hanno deciso di non inviare i propri emissari tra cui โ ovviamente โ Pechino, ma anche la Russia e lโIran. Non ci sono gli Usa, che a Oslo hanno mandato lโex leader della camera dei rappresentanti Nancy Pelosi. Secondo lโultimo computo del comitato per il Nobel nonostante lโinvito hanno disertato con diverse motivazioni ufficiali Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Argentina, Cina, Colombia, Cuba, Egitto, Iraq, Iran, Kazakhstan, Marocco, Pakistan, Russia, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Venezuela e Vietnam.
Secondo gli osservatori, la maggior parte di questi paesi ha importanti legami economici con la Cina, e vuole evitare ritorsioni: ad esempio, la Russia, che a fine novembre ha firmato accordi per 8,5 miliardi di dollari in vari settori economici. Il Pakistan ha legami strettissimi con la Cina nel settore difesa, mentre lโArabia Saudita รจ il primo fornitore petrolifero di Pechino. Ucraina e Filippine, che inizialmente avevano detto di non voler intervenire, hanno invece detto sรฌ allโinvito allโultimo momento.
Paesi dal crescente peso economico e politico, come India, Brasile e Sudafrica, saranno presenti, come la maggior parte dei 65 paesi che hanno unโambasciata a Oslo. Intanto, lโAlto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay ha lanciato a Ginevra un appello per la liberazione โil piรน presto possibileโ di Liu Xiaobo.
โPenso che il caso debba essere riesaminato e che Liu Xiaobo possa essere liberato il piรน presto possibile โ ha detto โ E spero che le autoritร cinesi possano un riconoscere il contributo di difensori pacifici come Liu Xiaobo allo sviluppo della Cinaโ Alla vigilia della cerimonia, intanto, il comitato che assegna il premio ha provato a smorzare le tensioni con Pechino. โNon รจ un premio contro la Cinaโ, ha assicurato il presidente Thorbjoern Jagland in conferenza stampa, alla vigilia della cerimonia di consegna domani a Oslo, โEโ un premio che onora il popolo cineseโ.
Il presidente ha detto che al grande progresso economico cinese deve corrispondere un eguale progresso nelle riforme politiche e nellโapertura della societร civile, sui quali รจ opportuno mantenere alta la pressione. โIn larga misura, il futuro del mondo รจ nelle mani di questo grande paeseโ, ha notato. Liu, 54 anni, verrร rappresentato da una sedia vuota alla cerimonia. Jagland lโha definita โun simbolo forte che illustra in che misura il premio a questa personalitร sia appropriatoโ.
PECHINO, MANIFESTAZIONE REPRESSA Eโ stata repressa una manifestazione per Liu Xiaobo davanti alla sede delle Nazioni Unite a Pechino. Sul posto sono stati visti arrivare dei mezzi della polizia che ha disperso alcuni manifestanti, non se ne conosce il numero, arrivati sul posto per dimostrare in favore di Liu Xiaobo, nel giorno in cui gli viene assegnato il premio Nobel e in occasione della giornata mondiale dei diritti dellโuomo a Oslo.
PAROLE VIETATE lโespressione โsedia vuotaโ, insieme alla parola โOsloโ, รจ stata vietata sui siti internet cinesi dopo che i blogger locali hanno iniziato a mettere in rete foto di sedie vuote, con evidente riferimento a Liu Xiaobo. Come riporta la France Presse, sul sito Renren, un equivalente cinese di Facebook, se si digitano queste parole compare la scritta โcontenuto proibitoโ.
OBAMA Robert Gibbs, portavoce della Casa Bianca, ha detto che “sia il presidente Barack Obama che lโambasciatore statunitense a Oslo pensano che avrebbero dovuto assistere a una cerimonia con Liu Xiaobo in persona”.
