Dopo la rimozione del ministro degli Esteri Manouchehr Mottaki, l’Iran fa sapere che ”non vi saranno cambiamenti” nella politica sul nucleare né nella linea di politica estera. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri, Ramin Mehman-Parast.
“Gli avvicendamenti nei posti di responsabilità del governo sono una cosa naturale – ha detto Mehman-Parast durante la sua conferenza stampa settimanale – ma le politiche guida in materia di relazioni internazionali e di nucleare sono già definite a livelli più alti e quindi il cambiamento del ministro non portera’ a mutamenti”. Nell’ultimo incontro tra l’Iran e il gruppo dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) a Ginevra la settimana scorsa, le parti hanno concordato di tornare a vedersi verso la fine di gennaio a Istanbul. ”Se la controparte non cercherà di esercitare pressioni su di noi – ha affermato il portavoce iraniano – i negoziati seguiranno il loro corso come stabilito”. La carica di ministro degli Esteri e’ stata affidata ad interim al capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Ali Akbar Salehi.
