La leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi tornerà in libertà alla scadenza del termine dei domiciliari, il prossimo novembre. Lo avrebbe detto il ministro dell’Interno della giunta militare al potere nel Paese, Maung Oo, secondo quanto riferiscono testimoni.
Secondo le fonti che hanno chiesto l’anonimato, il ministro ha annunciato il rilascio nel corso di un incontro con imprenditori e politici locali e altre centinaia di persone Kyaukpadaung, città a nord di Rangoon. Le elezioni politiche nel Paese, le prime in oltre due decenni, sono previste a ottobre: l’ultima consultazione risale al 1990 e venne annullata dal regime dopo la vittoria della Lega Nazionale per la Democrazia (Nld) di Suu Kyi.
La premio Nobel per la Pace ha trascorso in detenzione 14 degli ultimi 20 anni. Dopo il blitz di uno statunitense nella sua residenza, è stata condannata a ulteriori 18 mesi di arresti domiciliari per aver violato le leggi sulla sicurezza.