CITTA’ DEL VATICANO -Per il cardinale Tarcisio Bertone contro il Vaticano in questi mesi sono state diffuse ”meschinità” e ”menzogne” e infatti il Papa ”ha parlato di calunnia”. Serve il ”senso della proporzione dei fatti” e di ”soppesarne la reale consistenza”. Lo afferma a Famiglia cristiana e aggiunge che la Chiesa “è unita attorno al Papa”.
”Molti giornalisti giocano a fare l’imitazione di Dan Brown. Si continua a inventare favole o riproporre leggende”, ha detto Bertone a Famiglia cristiana, smentendo che un monsignore del Vaticano sia mai andato a Genova, quando lui ne era arcivescovo ”per dissuadermi dall’accettare la proposta di Benedetto XVI che mi voleva come segretario di Stato. Totalmente falso”, aggiunge, pero’ ”continuo a leggere questo episodio”.
VIOLATO ARTICOLO 15 DELLA COSTITUZIONE – ”Se chi scrive al Papa vede violato un proprio diritto costituzionalmente garantito in Italia”, quello alla privacy, ”qualche problema bisogna pur porselo”. O la Costituzione ”prevede cittadini di serie A e di serie B?”. La ”tutela della privacy del cittadino” si chiede il segretario di Stato di Benedetto XVI nella intervista a Famiglia cristiana, ”e’ ancora valida per la societa’ civile?”. ”Se chi scrive e’ un cristiano – commenta dopo aver citato le lettere riservate al Papa divenute pubbliche – i suoi diritti sono costituzionalmente meno garantiti rispetto a un’altra persona?”. ”Si puo’ invece – prosegue il card. Bertone – invocare il ‘diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero’, previsto dall’articolo 21, per abbattere un altro articolo della medesima Costituzione?. E’ giusto – prosegue il porporato – mobilitare l’opinione pubblica in difesa della Costituzione soltanto a fasi alterne?”.
IOR Gotti Tedeschi non e’ piu’ presidente dello Ior non per ”dubbi interni riguardo alla volonta’ di trasparenza” ma per ”deterioramento di rapporti tra i consiglieri”, secondo Bertone, che ha aggiunto che ”lo Ior si e’ dato regole precise ben prima della legge antiriciclaggio”.
”Al di la’ degli scandali passati” anche questi ”peraltro periodicamente riproposti per gettare sfiducia su questa istituzione vaticana”, afferma il card. Bertone, le ”regole” per lo Ior sono antecedenti alla legge antiriciclaggio. E ”l’attuale Consiglio di sovrintendenza, composto da alte personalita’ del mondo economico-finanziario, ha continuato e rafforzato questa linea di chiarezza e di trasparenza e sta lavorando per recuperare a livello internazionale la stima che merita questa istituzione”. La ”funzione” dello Ior, rimarca il porporato, ”e’ operare a favore del Santo Padre, dei vescovi e degli istituti religiosi, per aiutarli a concretizzare quel volume di bene che la Chiesa svolge in tutto il mondo: quando mandiamo aiuti nelle zone piu’ dolorose – aggiunge Bertone – dobbiamo avere anche gli strumenti tecnici per operare. Io rinnovo la mia piena fiducia nei responsabili dello Ior. E invito a condividere questa fiducia, perche’ la volonta’ di trasparenza dello Ior e’ innegabile. Questa volonta’ ha sempre guidato in modo particolare me e tutti i miei collaboratori”.