Il segretario di stato americano Hillary Clinton è giunta alla conclusione che le sanzioni da tempo inflitte alla Birmania non hanno avuto effetto sulla giunta militare repressiva che governa il Paese, ed ha deciso di cambiare strategia, a quanto riferisce il New York Times. La Clinton ha spiegato che d’ora in avanti gli Stati Uniti stabiliranno contatti diretti con i dirigenti birmani.
”Noi crediamo – ha detto il segretario di stato in un incontro con Paesi asiatici in buoni rapporti con Rangoon – che le sanzioni rimangono una parte importante della nostra politica, ma da sole non hanno prodotto i risultati sperati per il popolo birmano”.
”A nostro giudizio colloqui contro sanzioni è una falsa scelta – ha proseguito – quindi andremo avanti impiegando entrambi questi strumenti”. La Birmania invierà un ministro negli Stati Uniti a breve scadenza, e l’annuncio della Clinton potrebbe spianare la strada per incontri tra il ministro e funzionari dell’amministrazione Obama.