
WASHINGTON ā Eā braccio di ferro tra il Congresso americano e la first lady Michelle Obama. La commissione bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla legge sui fondi per lāalimentazione dei bambini nelle scuole, che permette di fatto agli istituti di scegliere menuā alternativi (e si suppone meno sani) a quelli preparati in base alle linee-guida nutrizioniste approvate dalla Casa Bianca nel 2012.
In pratica, nella lista dei cibi offerti per i pasti dei piĆ¹ piccoli non sarĆ piĆ¹ obbligatorio includere frutta e verdura, se la norma verrĆ approvata in via definitiva. E nemmeno rispettare i limiti sulla presenza di sodio e grassi nelle pietanze. Potranno dunque comparire di nuovo nelle mense scolastiche pizze congelate e patatine fritte, a cui Michelle aveva dichiarato guerra senza quartiere.
Il sƬ della commissione alla norma sullāopt outā ĆØ quindi un chiaro tentativo di affossare quelle regole fortemente volute dalla first lady nellāambito della sua campagna contro lāobesitĆ infantile in America, chiamata āLetās Moveā. Proprio dalle colonne del New York Times Michelle poche ore prima del voto aveva lanciato i suoi strali su parte del Congresso, accusato di voler stroncare il suo programma sulla salute dei bambini per motivi politici.
Nel mirino di Michelle, chiaramente, i repubblicani, sospettati anche di difendere gli interessi dellāindustria alimentare. La norma approvata in commissione con 31 voti a favore e 18 contro fa parte del budget per il ministero dellāagricoltura, e stabilisce finanziamenti pari a 21 miliardi di dollari per lāalimentazione dei ragazzini negli Stati Uniti.
Secondo Robert Aderholt, repubblicano dellāAlabama e presidente della commissione che ha varato il contestato emendamento, āla veritĆ eā che tutti sostengono pasti piĆ¹ sani per i bimbi, ma per le scuole eā unāincombenza troppo grossa, e i tempi sono troppo strettiā. Secondo la āSchool Nutrition Associationā, le regole nutrizioniste volute dalla first lady avrebbero avuto lāeffetto paradossale di far diminuire il numero delle scuole che partecipano al programma federale per i pasti scolastici.
Da parte sua, Michelle Obama ha scritto sul prestigioso quotidiano della Grande Mela: āAbbiamo avviato il progetto āLetās moveā con un obiettivo semplice ed ambizioso: porre fine allāepidemia di obesitĆ nel giro di una generazioneā.
A questo fine, prosegue, āsi eā aderito ad uno standard chiaroā: quello della scienza che indica la necessitaā per i bambini di mangiare meno zuccheri, sale e grassi e piĆ¹ frutta e verdura. CosƬ i menuā dei pranzi offerti nelle scuole sono stati ridisegnati: āOggi ā aggiunge Michelle ā iniziamo a vedere segni di progresso, con decine di milioni di bambini nutriti meglio nelle scuole e il tasso di obesitĆ che sta finalmente scemando. Eppure osserviamo il tentativo in Congresso di disfare ciĆ² che siamo riusciti a conquistareā.