
WASHINGTON (STATI UNITI) – Earl K. Wood e Charles Beasley hanno vinto le elezioni in Usa ma sono morti da svariati mesi. I loro nomi sono rimasti sulle schede elettorali, nonostante l’improvvisa scomparsa e la designazione di un sostituto, che sicuramente non avrebbe riscosso lo stesso numero di successi.
A giocare poco pulito sono stati tanto i democratici quanto i repubblicani. E’ successo con il democratico Wood, scomparso lo scorso 15 ottobre alla “tenera” età di 96 anni: il suo nome era molto noto e temuto dagli avversari per via di un’esperienza politica di quasi mezzo secolo. Tant’è che sulla carta ha strappato il 56% dei voti contro lo sfidante repubblicano Jim Huckeba. Ora il Dipartimento di smistamento dati di Orange ha comunicato che sarà il suo sostituto Scott Randolph a beneficiare del posto alla Camera dei rappresentanti.
Ma lo stesso è avvenuto anche con il repubblicano Beasley, morto a 77 anni, lo scorso 12 ottobre, appena tre giorni prima di Wood. Alle elezioni del 6 novembre ha raccolto poco più della maggioranza dei voti, il 52%. Ironico il suo avversario che ha detto: “È una situazione delicata, quando si è in corsa con un uomo morto, bisogna stare attenti a quello che si dice”.
