Il presidente Barack Obama si è lanciato in una intensa serie di uscite elettorali in soccorso dei candidati democratici in difficoltà. Ma per la sua campagna l’inquilino della Casa Bianca ha scelto una direzione insolita: gli Stati dell’Ovest, un’area tradizionalmente dominata dai democratici.
E’ una scelta che rivela in modo evidente le grandi difficoltà che i democratici stanno incontrando in tutta l’America in vista del voto del 2 novembre. Mentre due anni fa Obama aveva lanciato la sua campagna presidenziale nel cuore delle aree dominate dai repubblicani stavolta è costretto invece a giocare in difesa puntellando le sempre più vulnerabili roccaforti dei democratici in stati come la California, il Nevada, l’Oregon e Washington.
In Oregon, uno Stato che da 24 anni non ha un governatore repubblicano, Obama è volato in soccorso dell’ex governatore democratico John Kitzhaber, impegnato in una dura battaglia con il suo rivale repubblicano Chris Dudley, un ex giocatore di basket che non ha mai rivestito alcuna carica. In tempi normali Dudley non avrebbe alcuna possibilità contro Kitzhaber. Ma questi non sono tempi normali per il partito democratico.
Oggi, 21 ottobre, Obama ha visitato per la seconda volta in due mesi Seattle per puntellare la senatrice Patty Murray, impegnata in una lotta testa a testa per la rielezione con il repubblicano Dino Rossi, un eterno sconfitto che stavolta appare invece molto minaccioso. Con i democratici impegnati in una battaglia all’ ultimo seggio per mantenere la maggioranza al Senato, una sconfitta della Murray sarebbe disastrosa. A sostegno della senatrice sono previsti anche interventi di Michelle Obama e di Bill Clinton.
Obama ha programmato tra il 21 e il 22 ottobre anche una serie di uscite in California, a San Francisco e a Los Angeles, a beneficio della senatrice Barbara Boxer e dell’ex governatore Jerry Brown, che sta tentando di riconquistare la sua vecchia carica. Ma Brown deve vedersela con la miliardaria Meg Whitman, che ha investito 120 milioni di dollari del suo patrimonio personale nella dispendiosa campagna elettorale.
L’inquilino della Casa Bianca andrà anche nel Nevada per dare una mano al leader del senato Harry Reid, che sta difendendo il suo prezioso seggio dall’assalto della candidata del Tea Party Sharron Angle. Nelle sue uscite, Obama punta su un tema di base: l’America non deve tornare alle politiche fallimentari del passato disastrosamente attuate dai repubblicani.