La giustizia degli Stati Uniti ha inviato un’ingiunzione al sito di microblogging Twitter, che ha base a San Francisco, perché consegni tutti i messaggi e le comunicazioni di Julian Assange e di tre altre persone legate al sito Wikileaks: è quanto afferma lo stesso Wikileaks, secondo il quale questo sarebbe la prova che negli Usa è in corso una ”indagine segreta” per spionaggio.
”Il dipartimento della giustizia americano reclama i messaggi privati, i contatti, gli indirizzi e dettagli personali sul conto di Julian Assange e di tre altre persone associate a Wikileaks”, scrive il sito, che di recente ha reso pubblica un’enorme mole di documenti segreti della diplomazia di Washington.
Secondo Wikileaks, ”ci sono ragioni per credere che Facebook e Google, fra gli altri, abbiano ricevuto ingiunzioni simili da parte della giustizia americana”. ”Wikileaks si opporrà a questa ingiunzione” in sede legale in America, fa sapere il sito fondato da Assange.
Non vengono rese note le identit° delle altre tre persone alle quali si riferisce l’ingiunzione, ma una deputata islandese, Brigitta Jonsdottir, ex collaboratrice volontaria del sito di Julian Assange, in dichiarazioni riprese dalla stampa britannica afferma che il Dipartimento della giustizia le ha ordinato di consegnare i suoi messaggi privati.
”Il governo Usa vuole conoscere tutti i miei messaggi su Twitter, e non solo, dal primo novembre 2009. Ma si rendono conto che in Islanda sono una parlamentare?”, ha dichiarato la Jonsdottir, che ha detto che sottoporrà la faccenda al ministero della giustizia islandese. ”Ho l’impressione che il tono del messaggio che mi è pervenuto sia come quello di uno che respira al telefono”.
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