BARI – Un pregiudicato, Antonio Battista, di 41 anni, è rimasto ferito ad una mano in un agguato avvenuto nel pomeriggio di martedì 15 marzo a Carbonara, una frazione di Bari.
Secondo quanto si è saputo finora, l’uomo, che era in libertà vigilata, era a bordo di uno scooter ed era nei pressi della Caserma dei carabinieri dove avrebbe dovuto firmare il registro delle presenze. Mentre era sul suo scooter Battista è stato stretto da un’automobile di colore scuro a bordo della quale viaggiavano i sicari che hanno sparato, pare cinque colpi di arma da fuoco, ferendolo.
Battista è ritenuto dagli investigatori il ‘braccio destro’ del boss Antonio Di Cosola. E’ questo il quarto agguato avvenuto a Bari nel giro di otto giorni: in tutti e quattro gli episodi sono rimaste ferite persone ritenute vicine a clan contrapposti. Gli investigatori ritengono che sia in atto nel capoluogo pugliese una guerra tra le nuove generazioni assoldate dalla criminalità organizzata.
Antonio Battista era stato arrestato, insieme con altre 29 persone, il 18 giugno scorso dai carabinieri perché ritenuto componente del ‘gruppo di fuoco’ del clan Di Cosola, di cui facevano parte per lo più ragazzini. Gli arresti di giugno concludevano tre filoni d’inchiesta avviati nel 2003 e confluiti nella cosiddetta ‘operazione Osiride’. Dopo l’agguato Antonio Battista, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato soccorso dai carabinieri e da trasportato dai militari al pronto soccorso dell’ospedale Di venere dove i medici gli hanno medicato la ferita alla mano. E’ stato dimesso poco dopo.
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