L’acceleratore più potente del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, ha ‘creato’ la materia primordiale, che ĆØ esistita solo nei primi istanti dopo il Big Bang da cui ĆØ nato l’Universo. Uno dei quattro grandi esperimenti dell’acceleratore, Atlas, ha osservato che le collisioni di ioni di piombo avvenute a temperature altissime hanno prodotto uno stato della materia mai osservato finora: una ‘zuppa’ primordiale nella quale le particelle normalmente imprigionate nei nuclei (quark e gluoni) galleggiano liberamente.
Per il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci, ”ĆØ davvero impressionante la rapiditĆ con la quale gli esperimenti sono arrivati a questi risultati, relativi ad una fisica davvero molto complessa”. In questo momento i dati che si stanno raccogliendo al Cern sono tali che ” gli esperimenti sono in gara per chi arriva a pubblicare per primo, ma nello stesso tempo c’ĆØ una forte collaborazione per assemblare i loro risultati in un unico quadro. E’ un bellissimo esempio di come competizione e collaborazione siano il futuro della ricerca”.
Scoprire la materia primitiva ĆØ proprio l’obiettivo di Atlas, l’esperimento alla guida del quale c’ĆØ l’italiana Fabiola Gianotti e dove l’Italia ĆØ rappresentata attraverso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) da Leonardo Rossi. Oggi ĆØ stato quindi un traguardo per questo esperimento ottenere la materia allo stato primitivo.
Ma coma ha fatto il Cern a ricreare il ‘brodo primordiale’? Le collisioni di ioni piombo hanno permesso di ottenere condizioni estreme di pressione e temperatura della materia confrontabili solo a quelle esistite nei primi microsecondi dopo il Big Bang, quando l’universo era più denso di un nucleo atomico e caldo decine di migliaia di miliardi di gradi. In questo ambiente i nuclei della materia si sono ”sciolti” e i quark e i gluoni si sono liberati in un plasma (chiamato Qpg, che sta per Quark Gluon Plasma).Ā Misurare la densitĆ della materia primitiva ĆØ stato possibile perchĆ©, insieme ad essa, le collisioni hanno prodotto (come era prevedibile) anche due quark o due gluoni molto ricchi di energia, che a loro volta danno origine a due getti di particelle che si propagano in direzioni opposte e che, per le loro caratteristiche, permettono di determinare la densitĆ del mezzo attraverso cui si propagano.
