Si supponga di avere il più grande acceleratore di particelle mai costruito, il Large Hidron Collider (LHC), e di far collidere al suo interno due fasci di protoni che viaggiano a una velocità prossima a quella della luce.
Quali suoni si ascolterebbero? Lily Asquith, ricercatrice in fisica al CERN di Ginevra, ĆØ a capo del progetto LHCsound, e collabora con Richard Dobson, compositore e ingegnere del suono, e ad Archer Endrich, anche lui ingegnere, per creare un software in grado di elaborare i rumori, o meglio i suoni, che le particelle producono.
La tecnica usata per la conversione dei dati in suono ĆØ detta sonificazione, ed ĆØ basata sul principio che ad ogni intensitĆ di energia che ĆØ emessa durante le collisioni corrisponda una precisa nota. In questo modo si riproducono delle vere e proprie sinfonie, di una durata al massimo di 90 secondi, caratterizzante da un calo di intensitĆ verso la fine, con intervalli di silenzio.
Archer Endrich commenta cosƬ il progetto: āAscoltando il risultato della sonificazione si ascoltano realmente i dati raccolti, e si ottengono delle informazioni che non sarebbero rilevabili in altri modi.ā āIl suono rappresenta il perfetto strumento per riprodurre la complessitĆ dei datiā – afferma Lily Asquith – āLe nostre orecchie sono eccezionali nel localizzare le sorgenti e lāevoluzione dei suoni relativi ad un evento, infatti possiamo sentire un vasto intervallo di frequenze, e distinguere allāinterno di una sinfonia i timbri di differenti strumenti prima che sia stato eseguito un ciclo completo. Abbiamo inoltre unāincredibile abilitĆ nel notare modifiche di tono, o di ritmo, anche lievi, e di riconoscere tracce sonore ascoltate solo una voltaā.
La sonificazione offre quindi ai ricercatori un ulteriore metodo di analisi dati, e la possibilitĆ di rivelare nuove particelle finora mai osservate, costruendo una previsione sonora della particella sulla base delle teorie del modello standard della fisica delle particelle. In particolare i ricercatori stanno lavorando alla riproduzione del suono del bosone di Higgs, anche detto āparticella di dioā, che ĆØ ritenuto il responsabile della presenza di massa nel nostro universo, ed i cui tentativi di rivelazione hanno finora dato scarsi risultati.
Lāosservazione di questa particella, ipotizzata dal modello standard definito negli anni settanta, permetterebbe di risolvere alcuni dei quesiti riguardanti la distribuzione dellāenergia e della materia nellāuniverso.
