ROMA – A La7 per fare una trasmissione che di nuovo rispetto ad Annozero abbia solo il titolo? Oppure in Rai, a fare ancora Annozero al compenso di un euro a puntata? Annozero ha appena chiuso i battenti con l’ultima puntata andata in onda giovedì 9 giugno e piovono ipotesi sul possibile futuro professionale del conduttore.
L’ultimo scenario arriva da fonte che per Santoro certo non simpatizza: scrive il quotidiano Il Giornale in un pezzo firmato da Laura Rio che il conduttore starebbe pensando a riproporsi come produttore di programmi tv e docufiction (forse) senza lasciare la Rai.
Il ragionamento del giornale parte dallo “Zerostudio’s” una società che Santoro ha creato intestandola a sè stesso e alla seconda moglie. Sulla società il Giornale è informato nei dettagli: “La società (a responsabilità limitata) è registrata, anche se per ora inattiva: Michele l’ha costituito a maggio dell’anno scorso insieme alla seconda moglie Sanja Podgayski, che di lavoro fa la psicologa, ma ha accettato di diventarne amministratore delegato unico. La società ha sede in corso Francia 221 a Roma: capitale sociale di 60mila euro, di cui 42mila in quota a Santoro e 18mila alla consorte”.
Per ora, è la teoria di Laura Rio, Zerostudio’s è ferma ma Santoro potrebbe decidere di riempirla di contenuti. “Insomma – scrive il Giornale – vi ricordate le famose docufiction, quelle che il giornalista avrebbe dovuto produrre se fosse riuscito a concludere l’accordo del maggio scorso con Masi? La Rai avrebbe sborsato circa sette milioni di euro per la realizzazione di una serie di reportage per la prima e la seconda serata. Poi non se ne fece nulla”.
Ora, invece, l’ipotesi di Laura Rio è che Santoro possa decidere di collaborare così con la Rai. Un intoppo, in teoria ci sarebbe: chi rompe un contratto con la Rai prendendo un incentivo di buonuscita non può continuare a collaborare con l’azienda. Rumors smentiti dal comunicato ufficiale del divorzio: “Le parti hanno convenuto di risolvere il rapporto di lavoro riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione”.
La7, Rai, o altro. Il futuro di Santoro resta un rebus.