16.14, Firenze. Sono una trentina i giovani fiorentini che verranno denunciati per vari reati, dalla resistenza a pubblici ufficiali a getto pericoloso di cose; da manifestazione non autorizzata a interruzione di pubblico servizio. Si tratta di alcuni di coloro che stamani hanno partecipato alla manifestazione contro la presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santacche’ all’Universita’ di Firenze. Sono tutti giovani aderenti ai collettivi studenteschi e ad altre realta’ antagoniste individuati dagli agenti della Digos tra i manifestanti. Durante i tafferugli, avvenuti fuori dal padiglione dove il sottosegretario partecipava ad un incontro sull’immigrazione organizzato dagli ‘Studenti per le Liberta’, secondo la questura gli agenti contusi sarebbero due, colpiti alla testa da oggetti contundenti, mentre sarebbero tre gli studenti rimasti contusi, uno dei quali, 19 anni, successivamente si e’ presentato al pronto soccorso dell’Ospedale di Careggi ove gli e’ stato diagnosticato ‘trauma zigomo dx con ferita lacero contusa ed edema’, con prognosi di tre giorni.
16.12, Ancona. Dopo il rinvio a martedi’ del voto alla Camera sul ddl Gelmini, gli studenti universitari e ricercatori che stamani erano saliti sul tetto della facolta’ di Ingegneria della Politecnica di Ancona hanno concluso l’occupazione. ”Oggi – hanno detto dopo sei ore trascorse al gelo – abbiamo ottenuto una prima vittoria, ma la mobilitazione della lista Gulliver-Udu prosegue. A partire da domani, con l’adesione alla protesta degli operai della Fincantieri di Ancona”. Il presidio, sostenuto anche dalla Flc-Cgil, dai segretari del Pd delle Marche Palmiro Ucchielli e di quello provinciale Emanuele Lodolini, dagli stessi operai Fincantieri, si e’ svolto in contemporanea a quelli di altre citta’ sedi di ateneo.
16.06, Milano. Non e’ ancora noto un bilancio ufficiale dei brevi tafferugli che si sono verificati, in due distinte occasioni, prima nei pressi di Piazza Leonardo da Vinci e poi in viale Abruzzi all’angolo con Viale Gran Sasso durante il corteo studentesco contro il ddl Gelmini. Gli organizzatori del corteo, in una conferenza stampa improvvisata sul tetto della Facolta’ di Fisica del Politecnico hanno parlato di ”carica selvaggia” e di ”brutale aggressione” da parte delle forze dell’ordine. La questura ha invece precisato che in entrambi i casi si e’ trattato di brevi tafferugli per impedire al corteo di recarsi, in un caso a occupare la stazione Fs di Lambrate, e nell’altro di continuare a sciamare per le vie della citta’ e che comunque ”si trattava di percorsi non autorizzati”, diversi da quelli concordati per il corteo. Durante la conferenza stampa sul tetto del Politecnico, gli organizzatori del corteo hanno parlato di 6-7 feriti tra i manifestanti. Il 118 ha trasportato una sola persona, da viale Abruzzi si tratta di uno studente di 18 anni dell’Istituto Manzoni, che e’ stato portato al Fatebenefratelli in codice verde. Il giovane, la cui posizione giuridica e’ in corso di valutazione da parte della questura, avrebbe riportato un ”trauma cranico e una contusione facciale”. Altri due o tre manifestanti, durante i tafferugli sono stati visti doloranti, tra cui un paio di ragazze. Secondo gli studenti sono andati da soli al pronto soccorso per farsi sottoporre ad accertamenti. La questura ha precisato che a parte il diciottenne che si trova al Fatebenefratelli, non ci sono stati fermati.
16.00, Pisa. E’ durata quasi tre ore l’occupazione della Torre pendente a Pisa da parte degli studenti che protestano contro il ddl Gelmini. I circa venti giovani che erano entrati nel monumento, facendo poi calare dal penultimo anello della Torre uno striscione con scritto ‘No alla riforma’, sono usciti intorno alle 15.45. Nel corso della protesta la Torre e’ stata chiusa al pubblico – fatti uscire i turisti presenti -, con tantissimi studenti a presidiare l’ingresso al monumento. In centinaia gli studenti che si trovano ancora in piazza dei Miracoli. Gli addetti dell’Opera Primaziale stanno provvedendo a rimuovere lo striscione messo sulla Torre, tra i fischi dei manifestanti. Ieri, sempre per le proteste contro la riforma Gelmini a Pisa, gli studenti avevano prima occupato i ponti, mandando in tilt il traffico, poi bloccato l’operativita’ dell’aeroporto, entrando anche sulle piste, e infine occupato due binari alla stazione.
15.47, Roma. La protesta contro il ddl Gelmini e’ arrivata anche nei palazzi del ministero dell’Istruzione, in particolare nella sede dell’Eur. ”Durante la seduta del consiglio nazionale degli studenti universitari i rappresentanti degli studenti dell’Unione degli Universitari hanno esposto uno striscione dal tetto: ”Ne’ manager ne’ baroni, i privati fuori dai maroni”, e’ lo slogan contenuto nello striscione. I rappresentanti dell’UdU al Cnsu stanno portando i temi della protesta anche dentro le istituzioni: ”Porteremo avanti in tutte le sedi la protesta sino a quando il Ddl non verra’ ritirato”.
15.47, Ferrara. Corteo funebre, con tanto di ‘simil-bara’ e manifesti a lutto, al Rettorato dell’Universita’ di Ferrara da parte di studenti e ricercatori ”per celebrare la morte dell’universita’ italiana”. Dopo il presidio, studenti e ricercatori hanno occupato il rettorato chiedendo di poter parlare con il prorettore (il rettore era a Roma alla Crui), poi dalle finestre dell’edificio sono stati stesi due striscioni lunghi sette metri con la richiesta delle dimissioni del ministro Gelmini, rivendicando che ”la cultura e’ liberta”’, ma soprattutto ”Gelmini non ci avrai mai come vuoi tu: ignoranti!!!”.
15.12, Roma. Gli studenti hanno lasciato il Colosseo dopo aver improvvisato al suo interno un corteo. Tra gli striscioni esposti, uno che recita ”Nessun profitto sul nostro futuro”. Prima di ritornare all’universita’ con la metropolitana, gli studenti hanno annunciato in coro ”occuperemo il Vaticano”.
14.54, Roma. Gli studenti si sono affacciati dal secondo anello del Colosseo e hanno esposto uno striscione che reca la scritta ‘Nessun taglio, nessun profitto’ e hanno dato vita a un corteo all’interno dell’Anfiteatro Flavio. In molti hanno gridato in coro ”Siamo noi i veri leoni”, e hanno acceso fumogeni rossi, tra lo stupore dei turisti presenti. Le forze dell’ordine presidiano il monumento all’esterno.
14:43, Salerno. Anche l’Università degli Studi di Salerno dice ‘No’ alla riforma Gelmini. Qualche centinaia di studenti universitari sono saliti oggi sul tetto dell’ateneo occupando anche alcuni spazi del Campus con una serie di assemblee per manifestare contro la riforma. I ragazzi hanno preso le distanze dalle azioni violente avvenute a Roma: ”Protestiamo – dicono – contro la riforma. Noi ci battiamo affinché venga ritirata perché taglia risorse per la ricerca e riduce il diritto allo studio con i tagli di borse di studio essenziali per la crescita culturale del Paese”. Il rettore Raimondo Pasquino, dal canto suo, ha sottolineato che ”sono rimasto in sede e non sono andato a Roma dov’era in corso una riunione del Crui, nonostante sia vicepresidente nazionale della Conferenza dei rettori delle Università Italiane. Sono rimasto nel Campus perché questo è un momento delicato per le università. Serve una chiara impostazione di sviluppo e programmazione. I giovani devono sapere quale futuro avranno e devono avere la certezza che con la meritocrazia si possa studiare e andare avanti. Investire nell’Università significa garantire lo sviluppo del Paese. Il vero dramma dell’università – conclude Pasquino – e’ che si parla per slogan, ma questo non serve”.
14:41, Roma. Decine e decine di studenti sono entrati all’interno del Colosseo, scavalcando i tornelli. Si tratta di una frangia del corteo che si e’ distaccata dalla manifestazione contro i tagli alla istruzione. I ragazzi si stanno arrampicando sugli anelli del Colosseo.