”C’e’ anche il sospetto che l’Eni abbia dei giornalisti sul proprio libro paga”. E’ quanto si legge in uno dei cablogrammi ottenuti da Wikileaks e inviati dall’ex ambasciatore americano a Roma Ronald Spogli. ”I membri di ambedue gli schieramenti ci hanno detto che l’Eni e’ uno dei maggiori contribuenti finanziari a diversi think-tank, alcuni dei quali tengono eventi sull’importanza delle relazioni Italia-Russia.
A uno di questi eventi nel 2007, ai rappresentanti di Eni e di Edison sono stati dati 30 minuti ciascuno per parlare, mentre a quattro ministri degli esteri e a un sostituto del ministro degli esteri appartenenti a cinque stati all’ex Unione Sovietica e’ stata concessa in tutto un’ora. C’e’ anche il sospetto che l’Eni abbia giornalisti sul proprio libro paga” afferma il cablogramma nel quale Edison viene definita una ”societa’ francese con radici italiane”.