L’algerino Chaouchi come l’inglese Green: il partito dei portieri pasticcioni accoglie tra i suoi iscritti un nuovo socio. Buon per la modesta Slovenia, che al termine di una partita giocata soprattutto all’insegna del non prenderle, trova una insperata (e generosa) vittoria che è anche la prima della sua storia in un mondiale.
Il suicidio delle ‘Volpi del deserto’ si compie in due atti: prima l’ingenua espulsione del senese Ghezzal, che riesce nell’impresa di rimediare due ammonizioni in 14′, proprio quando anche grazie alla sua pericolosità gli africani sembravano poter incidere di più in attacco.
Quindi il ‘capolavoro’ di Chaouchi che sull’innocuo tiro del capitano sloveno Robert Koren si tuffa in maniera goffa mancando la presa. Una paperissima che decide l’incontro sotto lo sguardo triste del franco-algerino Zinedine Zidane, presente in tribuna.
