“Vado a Dubai, negli Emirati Arabi, per vivere un’esperienza di vita con tutta la mia famiglia, in un paese dove il calcio è vissuto in modo più tranquillo e meno stressante”. Fabio Cannavaro spiega così, sul suo sito, la scelta di accettare l’offerta del club arabo dell’Al-Ahli, dove giocherà per le prossime due stagioni. Ma coglie anche l’occasione per togliersi qualche sasso dagli scarpini, nei confronti del club della sua città , dove la sua prestigiosa carriera è iniziata e dove avrebbe voluto chiuderla.
Senza, a suo dire, ricevere la giusta considerazione: “Ringrazio anche tutte le persone che mi avrebbero voluto a Napoli – aggiunge il capitano della Nazionale in partenza per il mondiale in Sudafrica -, io sono napoletano e tutti sanno che sarebbe stato il mio sogno indossare di nuovo dopo tanti anni la maglia azzurra. Ma, nonostante i segnali che ho inviato alla dirigenza da quando la squadra è ritornata in Serie A, ciò non è stato possibile per la totale indifferenza della società nei miei confronti. Io sono e rimarrò tifoso del Napoli a vita, ma oggi la scelta di andare a Dubai è sicuramente quella giusta”. Una decisione che oggi soddisfa pienamente Cannavaro: “Volevo un’esperienza diversa, e quella dell’Al-Ahli era la proposta più interessante. Potevo andare negli Stati Uniti, ma Dubai con il suo mare, anche se non è quello di Napoli, è una splendida città che mi ha sempre attirato”. Nessuna ufficialità sulle cifre dell’accordo, ma tra ingaggio, premi e diritti d’immagine, il Pallone d’oro 2006 dovrebbe percepire sei milioni di euro in due stagioni.
