ROMA – L’Inter di Leonardo conquista allo stadio Olimpico di Roma la Coppa Italia battendo tra molte polemiche arbitrali, il Palermo 3 a 1. I marcatori sono Samuel Eto’o 30′ e 76′ e Diego Milito per l’Inter e Munoz per i siciliani. Si tratta del primo titolo da allenatore per Leonardo. Il risultato tuttavia inganna: il Palermo ha disputato un grande incontro fallendo molte palle gol.
LE POLEMICHE DEL DOPO PARTITA – ”L’Inter e’ la banda bassotti, sanno solo rubare. Moratti? Si definisce da solo, se non si vergogna lui…”. La sconfitta del Palermo e’ caratterizzata dalla coda polemica del presidente rosanero, Maurizio Zamparini, che al termine dell’incontro non e’ riuscito a trattenere la rabbia per il risultato del campo. A scatenare l’ira del patron l’espulsione del difensore Munoz, preceduta solo di un attimo da quella del tecnico Delio Rossi.
Decisioni, quelle dell’arbitro Morganti, che non sono piaciute nemmeno ai numerosi politici siciliani presenti allo stadio Olimpico di Roma, i quali hanno prima inveito contro il direttore di gara per poi applaudire ironicamente i dirigenti dell’Inter. Non rabbia, ma evidente delusione condita da lacrime, quella che invece ha colpito al triplice fischio finale il tecnico del Palermo, Delio Rossi, consolato dai suoi giocatori.
”Volevo regalare ai nostri tifosi qualcosa, magari anche piu’ grande di noi – le parole dell’allenatore del Palermo -. Ce la siamo giocata, ma non e’ bastata. Ha vinto la squadra piu’ esperta, non la squadra che sul campo si e’ dimostrata piu’ forte. Sono dispiaciuto per i miei ragazzi e per i tifosi, ma purtroppo ci e’ girata male visto che abbiamo creato piu’ dell’Inter. Il secondo tempo abbiamo giocato a una porta, ma non siamo riusciti nell’impresa. Il futuro pero’ e’ di questi ragazzi, spero che questa finale gli serva da lezione ma fa parte comunque del percorso di crescita di questa squadra”.
Sul suo futuro, poi, l’allenatore ha aggiunto: ”Ultima partita sulla panchina del Palermo? Non lo so, un’idea ce l’ho. In settimana ne parlero’ con la societa’ e con il presidente Zamparini se vorra’ ricevermi, e insieme valuteremo cosa sara’ piu’ giusto per me, per lui e per il Palermo”. ”Tra le mie valutazioni ci sara’ un anno e mezzo di lavoro – ha quindi aggiunto Rossi – anche perche’ sarebbe troppo facile prendere in considerazione solo questa serata. La gente di Palermo comunque mi ha sempre rispettato, ha capito che ho sempre cercato di dare il massimo per questa squadra”. ”Ma sono un professionista, non vivo d’aria e ho la mia dignita’ – ha concluso -. Magari non saro’ un grande allenatore ma sono una brava persone e certe cose vanno rispettate”.
(Foto LaPresse)