TORINO – E’ alla sbarra, a Napoli, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. A causa della sua “abitudine” di utilizzare un po’ troppo spesso i telefoni, per parlare con arbitri e designatori arbitrali, la Juventus si è vista togliere due scudetti e retrocedere in serie B con una pesante penalizzazione. Su di lui pende, da qualche anno, una proposta di radiazione su cui, per difetto di organo giudicante, la Federazione non si è ancora pronunciata.
Ce n’è abbastanza per essere coerenti con le lacrime (da coccodrillo) con cui aveva annunciato il suo addio al mondo del calcio. Invece Luciano Moggi pontifica su giornali e tv. Lo fa ad ogni circostanza utile ed ha come obiettivo prediletto la Juventus di adesso. Che, sia chiaro, se si trova in difficoltà è anche è soprattutto perché qualcuno l’ha fatta andare in Serie B obbligandola a vendere tutti i suoi “gioelli” ricominciando da capo.
Moggi, però, si è già auto-assolto da tempo e ora punta il dito contro la proprietà, Andrea Agnelli in testa. “L’avevo detto in estate – pontifica parlando in televisione su Gold Tv – invece di ricostruire chi è arrivato ha finito per distruggere del tutto la Juve. Non serviva una rivoluzione, ma solo 2-3 nuovi innesti di valore. La squadra è stata invece assemblata malissimo, senza ne personalità ne qualità rovinando anche il precedente gruppo”.
I colpevoli? Moggi ne ha per tutti: “Chi ha permesso a Marotta di comprare 15 giocatori? Fosse per me li rivenderei tutti, salvando il solo Krasic. Hanno reso la Juve una provinciale capace di vincere contro le grandi quando gli stimoli la fanno da padrone per poi poter perdere però contro chiunque in malo modo, per la mancanza di classe. Mi dispiace ma i tifosi si mettano l’anima in pace: questa squadra può arrivare al massimo quinta o sesta. Quello è il reale valore della rosa. Contro il Bologna Bonucci ha mostrato tutte le sue lacune, dimostrando di non valere la cifra spesa per lui, e l’arrivo di Gennaio di Barzagli non ha fatto altro che peggiorare la difesa della Juve mandando in crisi anche Chiellini”.