Dottor Jekyll e mister Hyde.
Il Mirko Vucinic che gioca con la Nazionale montenegrina รจ un altro calciatore rispetto quello scialbo e svogliato che, Inter a parte, abbiamo “ammirato” quest’anno con la maglia giallorossa.
Vucinic รจ un attaccante di grande talento, in possesso di grande velocitร , ottima tecnica e di forza fisica.
Sebbene non sia un realizzatore prolifico, le sue qualitร tecniche gli permettono di offrire comunque prestazioni positive; in particolare รจ abile nel fornire assist ai compagni.
In carriera ha siglato gol di pregevole fattura e molti di questi sono risultati decisivi per la sua squadra.
I tifosi romanisti lo apostrofano con il soprannome di “Il principe di Niksic”.
Insomma il classico giocatore Genio e Sregolatezza. Il problema non sono i mezzi tecnici ma la sua testa.
Quando gioca con la Nazionale si sente maggiormente responsabilizzato e per questo motivo offre sempre prestazioni di ottimo livello.
Con la Roma risente del peso di alcuni compagni d’attacco come Francesco Totti e Marco Borriello e per questo alcune volte non riesce ad assumere la leadership in mezzo al campo e ad essere presente nel vivo del gioco.
Non รจ un caso che Vucinic abbia offerto le migliori prestazioni nella Capitale quando รจ stato responsabilizzato dall’assenza del suo capitano Totti.
Nel momento in cui scatterร questa molla Vucinic entrerร di diritto nell’olimpo dei grandi attaccanti del calcio europeo insieme a Zlatan Ibrahimovic, che da giovane palesava i suoi stessi limiti, e pochi altri.
