ROMA- Aria di rifondazione in casa Roma.
Non è possibile presentarsi in campo con una formazione in cui 7/8 undicesimi sono composti da calciatori che giocavano con la casacca giallorossa già 6 anni fa.
Squadra stanca mentalmente, logora fisicamente, spremuta e priva di motivazioni. Calciatori viziati con la mente già proiettata al post-carriera agonistica.
Calciatori che stanno cercando di strappare l’ultimo ingaggio importante della loro carriera.
In questo scenario oscuro l’unica luce è rappresentata dal formidabile settore giovanile.
In attesa dei milioni di euro degli americani, gli unici calciatori che possono sostituire le “mummie” giallorosse sono i ragazzi della Primavera.
Talenti veri e puri che altrove, vedi Premier League Inglese, giocherebbero dal primo minuto e non dovrebbero accontentarsi di elemosinare 5 o 10 minuti.
I ragazzi in rampa di lancio sono: Federico Viviani, mediano che ricorda il carattere ed il temperamento di Roy Keane, Gianluca Caprari, ala che da tempo mancava alla Roma; tutta tecnica e dribbling, e Amato Ciciretti, trequartista molto bravo a verticalizzare il gioco.