Doveva servire per recuperare gli infortunati e ricaricarsi dopo il ko di Napoli, con la crisi che si e’ aggravata tanto da indurre la presidenza a imporre il silenzio stampa, e invece cosi’ non e’ stato. La pausa non ha fatto bene alla Roma, al contrario. Almeno a livello fisico, perche’ sul piano psicologico la risposta si potra’ avere sabato soltanto sul campo. Contro il Genoa i giallorossi sono chiamati a vincere a tutti i costi, un altro passo falso farebbe piombare la squadra di Ranieri nel baratro. Dalla tornata delle partite delle qualificazioni europee il tecnico ha dovuto infatti registrare altri due ko, che si aggiungono agli altri problemi gia’ esistenti in squadra. De Rossi e Vucinic sono tornati con infortuni muscolari. Il centrocampista azzurro ha un edema al polpaccio sinistro. Lui spinge per giocare, i medici aspettano cauti: domani verra’ sottoposto ad accertamenti, poi verra’ presa una decisione in vista della gara con il Genoa di sabato sera. Lo staff tecnico, anche se dovessero andare bene i controlli di domani, vorrebbe comunque risparmiarlo per precauzione. Poi c’e’ Vucinic che ha una contrattura alla coscia. In serata e’ passato a Trigoria, dopo essere rientrato dalla nazionale nel tardo pomeriggio. Non e’ un infortunio grave ma sembra scontato che non sara’ a disposizione per il Genoa. In piu’ oggi ci sono da registrare gli stop di Pizarro (che lavora a parte sempre per non appesantire il ginocchio, svolge soprattutto un lavoro personalizzato) e di Menez uscito prima dal campo per un leggero affaticamento. Oltre all’indisponibile Julio Sergio che ha cominciato a lavorare sul campo e presto tornera’ a disposizione. Sta meglio invece Perrotta che da oggi e’ tornato ad allenarsi con il gruppo dopo aver svolto differenziato per tutta la settimana per precauzione. E poi c’e’ Adriano, che sta aumentando i carichi di lavoro. Oggi a Trigoria non si sono presentati Mexes e Riise, arrivati tardi a Roma dopo gli impegni con le rispettive nazionali. Da domani saranno a disposizione di Ranieri. Stasera Totti sara’ uno dei protagonisti di ‘Striscia la notizia’. Il capitano della Roma, in occasione della premiazione di Montecarlo di lunedi’ scorso, a Montecarlo e’ stato protagonista di un episodio quantomeno singolare. L’autista che lo stava portando in auto alla consegna del Golden Foot, e’ sceso dalla vettura dimenticando di tirare il freno a mano. La strada era in discesa, la macchina si e’ mossa, Totti e’ stato pronto a scattare in avanti al posto di guida ed evitare il peggio.
Hanno seguito quello che stava accadendo allibiti. La maggior parte da casa, molti al Ferraris. I tifosi di Genoa e Sampdoria si erano posizionati ognuno nella propria gradinata e durante la lettura delle formazioni si sono sentiti i fischi della Sud verso Criscito e quelli della Nord al momento di scandire i nomi dei tre sampdoriani. Ma la furia degli ultra’ serbi ha unito le tifoserie e fuori dallo stadio i colori sono diventati uno solo: il rossoblucerchiato. Ma la follia serba di ieri notte, e’ stato anche spunto per nuove critiche e prese di posizione sulla tessera del tifoso. Cosi’ gli ultra’ doriani del Tito Cucchiaroni hanno espresso la loro rabbia in una lettera aperta al ministro Maroni. ”Da assidui frequentatori degli stadi – hanno scritto – dove ogni domenica si vieta a molti di assistere al calcio in base ad un lavoro di intelligence che vale evidentemente solo per i tifosi italiani, dove non si lesinano manganellate anche gratuite, non potevamo credere ai nostri occhi. La disfatta di Genova e’ quella di un modo di intendere la sicurezza basata sulla repressione”. I supporters rossoblu’ non commentano quanto avvenuto ieri sera, ma con una nota firmata ”Gradinata Nord” reagiscono annunciando la presenza sabato sera all’Olimpico per Roma-Genoa dei tifosi non tesserati pur vigendo il divieto di vendita dei biglietti da parte del Casms ai residenti liguri. E ieri sera proprio dal lato della Gradinata Nord le forze dell’ordine al momento del deflusso dei tifosi serbi si sono trovati ad affrontare i tifosi ‘italiani’ che cercavano lo scontro e stavano attendendo i rivali nel piazzale vicino alle carceri. A distinguersi in particolare proprio i tifosi del Genoa che dalla Nord avevano subito i lancio di fumogeni e razzi. Un gruppo si era organizzato appositamente ed e’ stato fermato dalle forze dell’ordine con spranghe e aste di ferro pronte per essere utilizzate, tra questi un tifoso e’ stato poi arrestato e condannato in mattinata. Tra i ”cani sciolti” che cercavano lo scontro e provocavano i tifosi balcanici dal piazzale antistante la tribuna anche tifosi di chiara origine slava, notati con stupore da alcuni steward che durante la gara li avevano visti all’interno del settore ospiti. Armati di macchina fotografica, quasi a voler immortalare i gesti dei loro conterranei, hanno seguito l’evolversi degli scontri impassibili mentre altri, probabilmente di etnia differente allontanati piu’ volte a forza dalle forze dell’ordine, erano impegnati a proferire insulti a gran voce accompagnandoli con gesti eloquenti.
