MILANO – Il Milan ha vinto lo scudetto. Una grande festa per tutto il popolo rossonero, di destra e di sinistra. Non c’è dubbio che Silvio Berlusconi grazie allo scudetto ha un arma in più in vista delle elezioni. Un voto, quello delle amministrative, che è più che mai un test politico, come ha più di una volta ribadito il premier. Ora che il suo Milan torna a vincere dopo sette anni e che porta a casa l’ottavo scudetto dell’era Berlusconi (il 18° in tutto), il Cavaliere ha una nuova freccia nel suo arco. Certo, questo scudetto è prima di tutto un successo dei milanisti, che non sono certo tutti berlusconiani ma alcuni tifosi del Milan saranno portati quasi naturalmente a votare il presidente che li ha portati alla vittoria.
D’altronde lo stesso Berlusconi quattro giorni fa aveva ammesso: la vittoria dello scudetto potrebbe spingere qualche tifoso ad andare a votare per il Pdl. In un’intervista a Telelombardia era stato chiesto al premier: l’eventuale vittoria dello scudetto del Milan e l’acquisto di Ganso, in percentuale, quanti punti le farà prendere? ”Non lo so – aveva risposto lui – L’altra volta avemmo una diminuzione del voto, così si disse, perché ci fu la partenza, che non fu tanto tempestiva, di Kakà. E quindi io mi auguro che se arriverà questo scudetto, e lo dico incrociando le dita, questo potrebbe spingere magari qualche nostro tifoso, che non era così convinto di andare a votare, a farlo, e a darci il suo sostegno”.
Queste sono le considerazioni politiche del giorno dopo, ieri c’è stato spazio solo per i festeggiamenti. La lunga festa del Milan per il suo 18/o scudetto è cominciata al triplice fischio di Bergonzi allo Stadio Olimpico, ed è andata avanti, prima, per un paio d’ore tra il campo e gli spogliatoi, e poi, per tutta la notte, all’Hotel Parco dei Principi di Roma, dove i rossoneri alloggeranno fino a martedì mattina per poi partire alla volta di Palermo.
Certo, non poteva esserci il clima di Milano, ma al loro rientro in albergo, Ibra e compagni, tutti rigorosamente con la maglia celebrativa del titolo appena conquistato (”Milan is all in 18”, la scritta sulla schiena), hanno trovato centinaia di tifosi rossoneri ad attenderli con tanto di sciarpe e bandiere, per celebrare insieme a loro uno scudetto atteso sette anni, e inoltre scucito proprio dal petto dei cugini dell’Inter. Al grido di ”chi non salta nerazzurro è” e di ”Siamo noi i campioni dell’Italia”, i tifosi hanno accolto con un’ovazione prima l’arrivo di un Galliani al settimo cielo e di Barbara Berlusconi, e poi quello del pullman con la squadra, poco dopo la mezzanotte, rimanendo fino alle sei di mattina fuori dall’albergo ad intonare cori per i propri beniamini, con uno striscione che recitava ”The Kings of Roma semo noi”.
Ma la festa della squadra all’interno era appena cominciata, con il ministro della giustizia, Angelo Alfano, ospite illustre, al tavolo di Barbara Berlusconi e di un Adriano Galliani, impegnato per tutta la notte a rispondere agli sms di auguri per lo scudetto conquistato (oltre 170). Tra i primi a congratularsi con lui, Arrigo Sacchi, Antonio Giraudo, Andrea Agnelli, Marcello Lippi e Kaka’, mentre non sono arrivate, almeno nella notte, quelle di Moratti e Leonardo. ”Il giorno che l’ho venduto – ha confessato l’ad rossonero – mi sono messo a piangere. Farei qualunque cosa per Kakà”.
La cena, preparata appositamente dallo chef rossonero, è andata avanti tra affettati, trofie al pesto, rigatoni al ragu’ e cannelloni spinaci e ricotta per primo, arrosto di tacchino per secondo e per finire, una tagliata di frutta e una grande torta celebrativa raffigurante il numero 18, come gli scudetti conquistati dal Milan: il tutto, naturalmente accompagnato da Champagne, vino bianco e rosso in gran quantita’, intervallati dai discorsi ufficiali di Galliani, capitan Ambrosini, Allegri, Seedorf e Barbara Berlusconi. Poi la festa, con toni via via crescenti, si e’ spostata sulla terrazza dell’Hotel, con Cassano, Pato e Boateng protagonisti di un lancio di gavettoni sui propri compagni dai balconi delle loro camere, e solo in quel momento, l’Ad rossonero, ha deciso di aprire le porte dei festeggiamenti alla stampa, offrendo ai giornalisti presenti un brindisi a base di champagne, e una cacio e pepe preparata al volo dallo chef rossonero.
”Siamo diventati maggiorenni – ha esordito Galliani, in riferimento al 18/o scudetto – Stasera vogliamo solo godere e gioire per questo scudetto. Siamo strafelici, e ora proveremo a vincere anche la Coppa Italia”. Nemmeno il gomito alzato ha fatto, pero’, sbottonare l’ad rossonero (che ha confermato l’arrivo del nigeriano Taiwo), che piu’ volte stimolato sull’argomento del rinnovo dei contratti, da Pirlo ad Ambrosini, passando per Gattuso, e del mercato si e’ limitato a dire: ”Vedremo con calma a fine stagione – ha aggiunto – Ora c’e il Palermo, e se andiamo in finale (29 maggio a Roma), di contratti parleremo solo dopo. Gattuso in Russia? Chi gioca nel Milan non vuole mai andare via, non lasceremo partire nessuno”. Alle prime luci dell’alba tutti a letto. La societa’ ha deciso di concedere una giornata di riposo ai giocatori, che nel pomeriggio, insieme al tecnico, andranno a vedere un po’ di tennis al Foro Italico. Domani, al centro Giulio Onesti dell’Acquacetosa, si tornera’ in campo per preparare la sfida di Palermo: una sfida che il Milan vuole assolutamente vincere.
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