”Una sospensione di 10 giorni è inaccettabile, perché ci impedisce di andare in onda per due puntate consecutive, oscurando Annozero e impedendo a un’intera redazione di svolgere il suo lavoro”: lo ha detto Sandro Ruotolo, partecipando al sit-in davanti a Viale Mazzini promossa da Popolo Viola e Articolo 21 in segno di protesta contro la sospensione di Michele Santoro.
Tra i partecipanti, il segretario Usigrai Carlo Verna, il segretario della Fnsi Franco Siddi, il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti e Carlo Freccero.
”La sospensione – prosegue Ruotolo – non è un provvedimento disciplinare contro Michele, ma colpisce tutti quelli che lavorano al programma, e qualcosa che va contro qualsiasi forma di libertà e pluralismo”.
Il giornalista esorta il presidente della Rai Paolo Garimberti a intervenire: ”Non può limitarsi a dire che è una sospensione che non condivide, ma ha l’obbligo morale di contrastarla perché inaccettabile. E perché, essendo una trasmissione molto seguita e i dati sugli ascolti lo confermano, va contro gli interessi della stessa azienda”.
Ruotolo dice di aver ricevuto tante e-mail di protesta per la decisione presa dal direttore generale e ne cita una per tutte: ”Masi, spegnendo Annozero, uccide la mia libertà di essere informato”.