ROMA – Barbara D’Urso “Baila” lo stesso, con buona pace dei giudici, della Rai e di Milly Carlucci. Giornata febbricitante dalle parti di Mediaset, il giudice ha stabilito che il programma è un plagio di Ballando con le stelle e quindi non deve andare in onda. Colpo di scena, Canale 5 decide di provarci lo stesso, cambiando qualche dettaglio del programma contestato e in attesa di fare ricorso. Ore 20,25 di ieri sera, il Tg5 dà la linea a Barbara D’Urso. “Rispettiamo la decisione del giudice…ma andiamo in onda lo stesso”. Ininfluente la sentenza del tribunale di Roma, a Canale 5 sentono di essere nel giusto e vanno avanti per la loro strada. Chiosa la giornalista in studio, Cesara Buonamici: “D’altra parte a decidere sarà il pubblico”.
A Cologno Monzese, così come ad Arcore, il pubblico è sovrano, come il popolo, quindi conta più dei giudici. Basta qualche ritocco ed ecco la versione Mediaset del programma danzereccio: niente coppie ballerino professionista-Vip ma Vip e gente comune. Elisabetta Gregoraci, Raffella Fico, Marianna De Micheli, Marcella Bella, Martina Colombari, Kristian Ghedina hanno ballato con ballerini per passione, ossia idraulici o impiegati con l’hobby della danza. Non coppie, ma una sorta di “doppio”. Una coppia di ballerini sceglie una coppia di Vip e va in gara. Alla fine della serata la coppia più votata dal televoto (si poteva votare anche su Facebook)  è stata quella formata da Rossella e Damiano insieme a Marcella Bella e Max Laudadio. Oltre all’orchestra dal vivo, in studio anche una giuria composta da Rossella Brescia, Arianna Bergamaschi, Al Bano e le due tecniche Simona Fancello e Caterina Arzenton. La rete berlusconiana si difende dicendo di aver preso il programma da un format messicano.
Ieri sera la Rai aveva diffidato Mediaset dalla messa in onda e ora seguirà una vera guerra tra le due tv dopo il precedente di “Ti lascio una canzone” e “Io Canto”, versione-specchio sempre su Canale5 che però non è finita nei tribunali. Già l’anticipo della battaglia ha portato una notevole pubblicità al programma, al quale ieri pomeriggio Barbara D’Urso ha dedicato metà del suo Pomeriggio 5. Milly Carlucci, letta la sentenza del Tribunale di Roma, aveva detto: “La decisione del giudice afferma un principio che mette ordine nel mondo della televisione. Sono molto soddisfatta, questo è un principio che va in direzione del rispetto di un criterio di civiltà ”.
A proposito di “civiltà ” televisiva, Aldo Grasso segnala sul Corriere della Sera l’assurda piega presa nella scelta dei programmi televisivi dei broadcast concorrenti, spesso trasmissioni fotocopie ispirate dagli stessi famigerati “format”. Nato per tutelare il diritto d’autore, si pensava che il format potesse regolamentare la “jungla della tv fotocopia”. In realtà , Baila! dimostra proprio il contrario, da ogni punto di vista. Sull’originalità del prodotto: “Ballando con le stelle” è ispirato al format della Bbc “Strictly come dancing”, mentre il corrispettivo di Canale 5 trae spunto dal messicano “Bailando por en sueno”, totale 4 programmi uguali distinti solo da qualche suggerimento scenografico e di scaletta. Sulla difesa degli autori: l’autore di Baila! è lo stesso Cenci che ha ideato “Ti lascio  una canzone”, poi fotocopiato da “IO canto” di Canale 5, solo che problemi lì non ce ne furono perché fu raggiunto un accordo di, come dire, sfruttamento e spartizione del programma. Da un punto di vista commerciale è troppo forte la  tendenza a replicare celermente i programmi che hanno ottenuto un po’ di successo: stessa formula, stessi8 applausi, stessi introiti pubblicitari. Poi dice che la tv generalista è tutta uguale!