Gino Paoli e Don Gallo cantano insieme “Bella ciao” a fine messa. E’ successo nella parrocchia di San Benedetto al porto, nella mattinata di mercoledì 8 dicembre. In chiesa, si festeggiavano i 40 anni di attività della comunità fondata da Don Gallo e i due hanno chiuso la liturgia cantando.
Immediata la risposta della chiesa gremita, in un unico coro. Nella sua omelia, dopo aver letto il primo documento della comunità che s’impegnava ad aiutare i poveri ”di una società’ basata sul profitto”, i malati psichiatrici e i carcerati, Don Gallo non ha lesinato provocazioni politiche: ”Tre fondazioni nello stesso partito (ha detto riferendosi al Pd) mi sa che qui l’importante e’ tenersi il potere”.
E ancora, parlando della crisi di governo ha affermato: ”la Camera è chiusa per impraticabilità del capo. Il 14 tutti si aspettano chissà cosa. Da ottimista penso che il peggio debba ancora arrivare. Ci sarà un Berlusconi bis e ter”. Infine ha ribadito il valore del terzo articolo della Costituzione ed ha concluso: ”Noi siamo per una solidarietà liberatrice perché è un diritto. La solidarietà assistenziale non tocca la struttura”.