CITTA’ DEL MESSICO – Le autorità messicane hanno predisposto un piano d’emergenza per l’evacuazione di città e villaggi alle pendici del vulcano Popocaepetl, a circa 75 chilometri dalla capitale, che ha fatto registrare negli ultimi giorni una serie di esplosioni che secondo i vulcanologi costituiscono il preludio a una imminente eruzione.
Esercito e Protezione civile hanno già raggiunto gli abitati di San Pedro, San Nicolas de los Ranchos e Santiago Xalitzintla, nello stato di Puebla, per coordinare l’evacuazione, che al momento avviene su base volontaria, della popolazione.
Il ministero della Salute ha predisposto anche la creazione di un ospedale da campo, mentre le autorità dello stato di Puebla hanno messo a disposizione due alberghi per alloggiare gli sfollati.
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Gli abitanti degli insediamenti alle pendici del vulcano hanno detto che le esplosioni sono state accompagnate da una ”onda” che ha fatto tremare i vetri e spalancato le porte delle case.
Il livello di allerta è stato alzato ieri dal secondo al terzo livello, su una scala di sette. Il Popocatepetl (”Montagna fumante”) è il secondo vulcano più alto del Messico con 5.452 metri e si erge al confine tra gli stati di Puebla, Mexico e Distretto federale, il centro urbano più popoloso del Paese con oltre 20 milioni di abitanti.
Il vulcano rappresenta nella mitologia azteca un guerriero millenario che veglia il sonno della dea Iztlaccihuatl.