Parigi, due rifugiate ucraine cacciate da restaurant a Montparnasse. Due rifugiate ucraine a Parigi hanno denunciato di essere state “cacciate” da un ristorante a Montparnasse “in quanto ucraine”. Il ristoratore smentisce questa versione.
Parigi, due rifugiate ucraine cacciate da restaurant a Montparnasse
“Lui ha cominciato a gridare ‘viva Putin‘” hanno raccontato a BFM TV Larissa e Melisa, le due ucraine, madre e figlia, che affermano di essere state mandate via da “Le Cosy Montparnasse” a causa della loro nazionalità.
“Viva Putin”, il video al ristorante
Melisa ha filmato la scena avvenuta lo scorso lunedì sera, un video di 15 secondi nel quale un uomo, il gestore del ristorante, ripete per due volte “Viva Putin“. Kogutyak Volodymyr, vicepresidente dell’Unione ucraini di Francia, l’ha condivisa oggi su Twitter.
La testimonianza delle due rifugiate ucraine
“Pioveva e avevamo molto freddo – ha raccontato Melisa parlando in russo – abbiamo deciso di entrare in quel caffè per bere un tè. Aprendo il menù abbiamo cercato il prezzo delle bevande calde e abbiamo chiamato la cameriera”. “Le abbiamo spiegato – continua – che essendo rifugiate ucraine, abbiamo pochi soldi e che era importante per noi sapere il prezzo”.
La cameriera, per tutta risposta, “ci ha risposto con un linguaggio osceno che le ucraine non sono benvenute nel loro locale”. Quando le due hanno chiamato il proprietario per far valere le loro ragioni, “lui ha risposto gridando.
“Giusto uccidere gli ucraini”
Ha detto che sostiene Putin e che è giusto uccidere gli ucraini”. Interrogato da BFM-TV, il gestore ammette di aver detto “viva Putin” ma solo dopo aver ricevuto minacce dalle due clienti.
Aggiunge che non è quello il suo pensiero e di aver agito così perché si era innervosito: “non mi importa niente che siano ucraine – dice – accettiamo tutti, soltanto che loro non hanno voluto consumare e ci hanno fatto perdere tempo mentre il ristorante era al completo”.