VIRGINIA BEACH, STATI UNITI – Oltre 200 delfini sono morti sulla costa orientale degli Stati Uniti dal mese di luglio. E tra gli esperti e’ scattato l’allarme, poiche’ una moria tanto diffusa non si verificava da 26 anni. I funzionari federali hanno segnalato almeno 124 spiaggiamenti dalla Virginia a New York, un tasso sette volte superiore alla media.
”E’ il numero piu’ alto di decessi riscontrato in questo periodo dell’anno dal 1987”, ha spiegato ai media Susan Barco, coordinatore del Virginia Aquarium & Marine Science Center di Virginia Beach. Il National Marine Fisheries Service, agenzia responsabile per il monitoraggio e la protezione dei mammiferi marini, ha definito il fenomeno ”inusuale”, spiegando che e’ in corso un’analisi federale per accertare le cause della moria.
Secondo le prime informazioni tuttavia, sembra che i delfini soffrissero di una forma di morbillo. Anche nel 1987, quando nell’arco di dieci mesi morirono circa 740 delfini dal New Jersey alla Florida, la causa fu il ‘morbillivirus’, e per questo gli ultimi episodi hanno scatenato una forte preoccupazione. La maggior parte degli esemplari spiaggiati si trovavano nella baia di Chesapeake, un’insenatura dell’oceano Atlantico suddivisa fra gli stati del Maryland e della Virginia.
Si tratta di delfini di diverse eta’ e dimensioni, e potrebbero essere necessarie settimane per determinare la causa precisa della loro morte. Per i ricercatori tuttavia, considerato il rapido aumento del numero di animali deceduti, la spiegazione piu’ probabile resta che siano stati infettati da un virus. La scienziata Teri Rowles, del National Marine Fisheries Service, ha raccomandato che cani e bambini stiano ad almeno 15 metri di distanza dai mammiferi spiaggiati, per non rischiare di ammalarsi.
Secondo lei, anche se le analisi dimostreranno che a provocare la moria e’ stato un virus, ”non c’e’ molto da poter fare a livello di vaccini per una una popolazione cosi’ numerosa di animali”. I mammiferi, chiamati ‘bottlenose dolphins’, ossia ‘delfini dal naso a bottiglia’, dovrebbero appartenere a tre gruppi distinti per un totale che va dai 17 ai 21 mila esemplari lungo le coste dal Nord Carolina a New York.