NEW YORK – L’esplosione di un impianto chimico a Geismar, in Louisiana, ha causato almeno due morti e oltre 40 feriti il 13 giugno. Le cause dell’esplosione dell’impianto, di proprietà della società William, non sono ancora note. L’impianto chimico produce etilene e propilene. Le autorità hanno dichiarato: “Il peggio è alle nostre spalle. L’incendio è stato domato e spento”.
L’impianto si trova in una zona prevalentemente industriale ma, nonostante questo, oltre 300 persone sono state evacuate per il timore di fumi nocivi. Gli esami condotti non indicano però livelli pericolosi di agenti chimici nell’aria. Almeno 37 persone sono state portate in ospedale in elicottero o ambulanza, mentre altre 24 con ferite minori sono state trasportate con pulmini scolastici. Fra i feriti almeno tre sarebbero gravi.
Alcuni testimoni raccontano: “E’ stata una scena di isteria di massa: tutti cercavano di raggiungere i cancelli per lasciare l’impianto”. I soccorritori sono stati immediatamente allertati e in breve sono giunti sul posto: le valvole che controllano l’impianto sono state subito chiuse e la divisione isolata, mette in evidenza la William.
La società ha dichiarato: “Le fiamme si sono ora ridotte. Le nostre squadre di emergenza sono addestrate per rispondere a questo tipo di incidenti e stanno lavorando diligentemente con la priorità della sicurezza di tutti”. Anche se l’incendio è stato spento le autorità continuano a lavorare per accertarsi che ogni singola persona sia in salvo: ”Le squadre sono sul luogo per accertarsi che tutti siano al sicuro e per verificare cosa resti”.