
ROMA – Sul palco dell’arena Santa Giuliana i riflettori si sono accesi su Tony Bennett e Lady Gaga, e “la strana coppia” alla fine non รจ piรน sembrata tanto strana durante il concerto piรน atteso dell’Umbria Jazz. Il terreno su cui si รจ giocata la partita รจ ovviamente quello dell’anziano (89 anni) crooner, ed il repertorio รจ quello che Bennett canta da settant’anni.
Si comincia con precisione svizzera. Lui in giacca bianca, lei in abito lungo luccicante e acconciatura biondo platino. La scaletta parte da Anything goes e prosegue con la canzone che da’ il titolo allo show e al disco, cioรจ Cheek to Cheek, e con They all laughed, che i fratelli Gershwin scrissero per Shall we dance. Sono tutte cantate in duo. Poi Bennett regala una versione molto swing di O sole mio. Si continua con quella che in pratica รจ la rilettura, molto classica, di una vera e propria antologia della canzone d’autore che porta le firme di Cole Porter, Irving Berlin, George Gershwin, Duke Ellington, Jerome Kern, Charlie Chaplin.
Canzoni come Nature boy, Watch what happens, Bewitched, Smile, When you’re smiling, I won’t dance, Solitude, con intrusioni nel repertorio meno datato (Bang bang di Sonny Bono, che negli anni 60 la cantava in duo con Cher) o in quello francese (La vie en rose). Lady Gaga si ricorda perfino che รจ il centenario della nascita di Billy Strayhorn, il braccio destro di Ellington, ed in suo onore canta Lush life. Alcune canzoni sono proposte dalla coppia, altre dal solo Bennett o dalla sola Lady Gaga. Ma in sostanza c’รจ un filo comune che lega stilisticamente la scaletta. Sul palco non contano piรน le stravaganze della star Lady Gaga, peraltro contenute al minimo sindacale, ne’ quell’aria un po’ da americano a Perugia di Bennett. Contano le canzoni e chi le canta. Le prime sono degli evergreen fuori dal tempo, e i due cantanti ce la mettono tutta per andare oltre le limitazioni dell’etร (Bennett) e di una diversa estrazione musicale (Lady Gaga). Lui ci riesce con l’esperienza, lei con i mezzi vocali che non le mancano, a patto di non esagerare. (foto Lapresse: dal concerto di Copenaghen).