All’articolo di Giovanna Grassi รจ invece affidato il ricordo dei familiari, in primis della moglie: “Martha De Laurentiis, moglie di Dino dal 1990 e madre delle loro due bellissime figlie (Carolyna e Dina) non aveva voluto mancare martedรฌ sera allโinaugurazione a Hollywood della rassegna di film Cinema Italian Style 2010 e alla presentazione di La prima cosa bella di Paolo Virzรฌ. Aveva portato i saluti di Dino: ยซEโ impegnatissimo in un progetto al quale tiene molto insieme a Giada, la nipote (popolarissima in Usa per i suoi libri e i suoi programmi di cultura gastronomica, ndr). Stanno programmando lโapertura di un ristorante napoletano e sono felici come ragazziยป. Affranta, chiusa nel dolore, Martha, che ha firmato gli ultimi film di Dino come co-produttrice e produttrice esecutiva dice: ยซIl cinema, con la nostra famiglia, รจ sempre stata la sua vita: entrava in ogni suo pensiero e anche quando andavamo a Capri in vacanza Dino portava copioni, libri di cui aveva acquistato i diritti: Invitava registi, scrittori, attori… No, non aveva rinunciato al progetto del rifacimento di Barbarella anche se era accantonata ormai lโidea di affidarne la regia a Robert Rodriguez. Insieme abbiamo vissuto tante avventure. Era sempre felice quando invitava a casa registi e artisti italiani di passaggio a Los Angeles, come quella volta in cui venne anche Fiorello e insieme cantarono canzoni napoletaneยป”.
Martha De Laurentiis ha ripercorso le tappe della loro storia, raccontata dalla Grassi: “Si erano conosciuti nel 1980, quando lei, terminato il college, lavorava agli ultimi piani del grattacielo di New York dove Dino aveva prodotto i suoi grandi film: Serpico, I tre giorni del Condor, King Kong. Per il remake sul gigantesco gorilla ยซDino aveva chiamato in America Carlo Rambaldi. Ha sempre privilegiato i talenti, amava farsi mandare i film dei giovani autori italiani, li vedeva con estrema attenzione, sempre e, ordinava sceneggiature che leggeva riga per riga, con passioneยป. Martha lavorava alla produzione di Ragtime di Milos Forman, ai tempi del primo incontro con Dino. ยซE poi, insieme progettammo anche lโapertura degli studios nel North Carolina, prima di spostarci a Los Angeles. Non cโera giorno in cui Dino non andasse nei suoi uffici le cui pareti erano e resteranno tappezzati dai film italiani da lui prodotti e che piรน amava, di Vittorio De Sica, di Fellini, Roberto Rossellini e anche di Guerra e Pace di King Vidor, che aveva portato nei suoi studios di Dinocittร , sognando, come poi avvenne, di creare prodotti capaci di conquistare il mercato internazionaleยป”.
Nel pezzo della Grassi c’รจ anche l’immagine di un De Laurentiis in versione familiare: “Orgoglioso del lavoro della figlia Raffaella (nata dal suo matrimonio con Silvana Mangano e produttrice anche lei a Hollywood) Dino era felice quando terminava un progetto. ยซMa soprattutto quando riuniva tutti i figli, i nipoti e gli amici italiani piรน cari nella sua casa di Beverly Hills. No, non si era mai staccato dalla sua immensa scrivania italiana, che si era portato dietro, sempre e dovunque nei suoi trasferimenti in nome del cinema e del lavoro in cui credevaยป”.
Valerio Cappelli ha invece raccontato il dolore di Sophia Loren per la scomparsa del produttore: l’attrice napoletana era una delle “cocche” di De Laurentiis, che, come ha spiegato il giornalista del Corriere, era “innamorato delle belle donne”. Una passione che condivideva con il suo “sodale” Carlo Ponti. ยซLa notizia della morte di Dino mi addolora tantissimo โ ha detto la Loren โ Mi ha ricordato di quando ho lavorato con Carlo, mi ha riportato indietro nel tempo, nel dolore che resta. Il cinema ha perso un altro grandeยป”.
ยซIo ero quasi una bambina โ ha raccontato Sophia Loren โ entravo nel loro ufficio dalle parti della Farnesina a Roma, bello, begli arredi, cโerano anche tre-quattro teatri di posa; lavoravano insieme, avevano le stanze una accanto allโaltra. Io frequentavo Carlo. Dino si era da poco sposato con Silvana Mangano… Aveva un carattere fortissimoยป.
Carlo Ponti, ha spiegato Cappelli, “era lโintellettuale, Dino De Laurentiis era istintivo, la voce roca, la cravatta sempre allentata. Sophia entrava in ufficio con la sua pienezza di vita, la bellezza spavalda che ne stava facendo la diva piรน amata dโItalia”. La Loren ha proseguito nel racconto: ยซNon ci dicevamo molto oltre “Buongiorno e buonasera”, non siamo mai diventati veri amici, ma era un uomo affabile. Erano i tempi dโoro del cinema, poi le cose cambiarono, la vita cambia, anche il cinemaยป.
Ma la Loren ha ricordato anche i “momenti bui”, come la rottura tra De Laurentii e Ponti: ยซFu quando Carlo andรฒ negli Stati Uniti e cominciรฒ a fare film con me. Si divisero, ma senza farsi la guerraยป. De Laurentiis ricordรฒ lโepisodio cosรฌ: ยซCi furono difficoltร finanziarie e complicazioni sentimentali di Carlo che, innamorato pazzo di Sophia, se ne andรฒ in America per sposarlaยป.