ROMA – Quattro piazze, quattro probabili sconfitte, e tra queste c’รจ anche la “blindatissima” Milano. Per il Pdl e Silvio Berlusconi, queste amministrative sono state una dura mazzata.
A Milano c’รจ stata la โbreccia di Pisapiaโ nel cuore del potere Berlusconiano, dove da 18 anni, da quando cโรจ il maggioritario, il centrosinistra non era riuscito neanche ad andare al ballottaggio. โMiracolo a Milanoโ, hanno gridato i militanti della โgaucheโ meneghina. Il miracolo โ quello di andare al ballottaggio, per ora โ lo ha fatto Giuliano Pisapia, avvocato, da sempre militante nellโarcipelago della sinistra, che in largo anticipo ha proposto la sua candidatura e dopo aver battuto alle primarie il candidato ufficiale del Pd, lโarchitetto Stefano Boeri, ha addirittura sconfitto al primo turno il sindaco uscente Letizia Moratti, costringendola al ballottaggio.
A Napoli una vittoria, un pareggio e una sconfitta. La vittoria, nonostante al ballottaggio si presenterร da inseguitore, รจ quella di Luigi De Magistris, il terzo incomodo (e scomodo) che diventa secondo, spingendo fuori dal ballottaggio il Pd tutto e quel che restava sulla cittร della lunga egemonia di Bassolino. I numeri danno allโex magistrato il 25% dei consensi, dato che non racconta da solo il successo personale di De Magistris: alla fine dello spoglio saranno diverse decine di migliaia i voti disgiunti, ovvero indirizzati ad unโaltra lista ma con la croce sul nome del candidato Idv.
A โpareggiareโ, ovvero a fare il suo e non molto di piรน, รจ invece il candidato delย Pdl Gianni Lettieri: i numeri, per ora, dicono che va al ballottaggio con il 40%, in scioltezza ma lontanissimo da quella vittoria al primo turno vagheggiata daย Berlusconi e non solo. La strategia della โmunnezzaโ, ovvero dire che era tutta e solo colpa di Rosa Russo Iervolino non ha pagato. Almeno non in toto. Certo: Lettieri resta il favorito anche al ballottaggio. Piรน โmoderatoโ di De Magistris sembra piรน adatto a raccogliere buona parte dei voti del Terzo Polo (poco meno del 10% per Raimondo Pasquino) e dellโintramontabile Clemente Mastella (2,5% circa).
A Bologna Virginio Merola ce lโha fatta: รจ lui il nuovo sindaco di Bologna al fotofinish che riesce a superare, seppur di poco, lโasticella del 50% (per lโesattezza ha conquistato il 50,5% dei voti). Un risultato insperato dopo le prime proiezioni e che dimostra una volta su tutte la forza del Pd e della sinistra sotto le due Torri. Perchรฉ Merola ha fatto meglio di Flavio Delbono, che nel 2009 fu costretto al ballottaggio.
A Torino inveceย Piero Fassino vince senza problemi, e mantiene la tradizione del centrosinistra nel capoluogo piemontese.ย Sarร lโeffetto Chiamparino, sarร il Pdl che arretra in modo sensibile un poโ in tutto il nord, il fatto resta:ย Fassino vince in modo abbastanza netto al primo turno. Vince senza il bisogno di chiedere voti (insidiosi e non scontati) al Movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo, quello che rischia di fare lo sgambetto a Virgilio Merola a Bologna, e vince prendendo piรน o meno il doppio dei consensi del suo avversario, Michele Coppola.