15.48: Sfilano in migliaia tra slogan, cori e caricature. Sono in migliaia a sfilare per le strade della capitale per la manifestazione nazionale indetta dalla Fiom. Centinaia le bandiere rosse. Numerosi i cori e gli striscioni. ”Pomigliano ce lo ha insegnato, come si comporta un vero sindacato”, , scandisce un gruppo di tute blu della Cgil. slogan. ”Dieci, cento, mille Fiom”, grida invece un altro gruppo di operai. Una banda sta raggiungendo piazza San Giovanni, dove si terra’ il comizio conclusivo, suonando ‘Bella ciao’. Non manca chi sfila esibendo foto e striscioni contro gli altri leader sindacali, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Nel corteo anche due caricature del premier e del leader della Lega Umberto Bossi, con cartelli al collo: ”la crisi c’e’ ma non per me”. ”Chi non salta e’ della Cisl”, gridano in tanti. Su tutti i cartelli campeggiano, infine, le cinque parole d’ordine della manifestazione: diritti, democrazia, legalita’, lavoro contratto. Infine, tra gli altri cartelli, questo: ”nessuna azienda deve essere chiusa, nessun lavoratore deve essere licenziato”.
15.47: Vita: dal Pd ci vorrebbe più coraggio. “Molti di noi, del Partito Democratico, sono nel corteo della Fiom in modo convinto. E credo che il Pd debba avere più coraggio perché in piazza non c’è solo una sigla sindacale, ma l’intero mondo del lavoro”. Lo dice il senatore del Pd, Vincenzo Vita, nel corso della manifestazione della Fiom. “Sono in errore coloro che non credono in questa manifestazione – aggiunge Vita – spero che il risultato oggi sia quello di riaprire il confronto sui temi del lavoro”
15.46: Marino: da dirigente Pd un dovere esserci. “Il Paese è in profondissima crisi. La preoccupazione del 65% degli italiani è il lavoro. Da dirigente del Pd devo essere in piazza con i lavoratori, contro la politica del ministro Sacconi che non mira a difendere i lavoratori, ma a dividere e creare conflitti tra i sindacati”, conclude Marino
15.45: Marino: ma dov’è il Pd? “Il Pd è un grande partito popolare che trova il suo consenso nelle persone che sono qui oggi in questa piazza per dire le cose che noi diciamo in Parlamento. Allora mi chiedo: per quale motivo non essere in piazza oggi?”. Si pone l’interrogativo il senatore del Pd, Ignazio Marino, che sfila tra i lavoratori
15.43: Slogan: “Cisl dove sei?”. Prima di confluire sotto il palco allestito davanti la basilica San Giovanni in Laterano, gli operai del corteo partito da piazzale dei Partigiani hanno gridato cori di scherno contro la Cisl, urlando “Cisl dove sei?”
15.37: Di Pietro: lo stipendio dell’ad di Fiat è un’ingiustizia sociale. ”Non bisogna essere filocomunisti per pensare che il fatto che l’amministratore delegato della Fiat prenda 420 volte lo stipendio di un lavoratore Fiat e’ un’ingiustizia sociale”. Lo dice, nel corso della sua partecipazione al corteo della Fiom, il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. Di Pietro punta il dito contro ”questo Governo e questo padronato che mina i diritti fondamentali perche’ considera i lavoratori come servi che devono obbedire al caporale di turno”.
15.28: Vendola a Sacconi: Inadeguato a governare è il Pdl. “Sono loro inadeguati a governare. Hanno portato il Paese verso la miseria”. Così il leader di Sinistra e Libertà , Nichi Vendola, replica alle parole del ministro Maurizio Sacconi. “Cercano di mettere la museruola anche al governatore di Bankitalia, Mario Draghi – prosegue Vendola -. Non bisogna dire che la disoccupazione è all’11%, che in Italia abbiamo i salari più bassi d’Europa, che stanno distruggendo la scuola e l’università pubblica. E invece no, oggi bisogna cominciare a dire la verità ”
15.16: Tra gli slogan, Bonanni e Marchionne i “preferiti”. “Maroni uguale tessera del tifoso, Marchionne uguale tessera dell’operaio” è uno dei cartelli sollevati dai manifestanti che partecipano al corteo organizzato dalla Fiom a Roma. “Lavoro, legalità , dignità ” sono le tre parole d’ordine della manifestazione che da Piazza della Repubblica sta raggiungendo San Giovanni. In marcia anche gli operai della Fiat e dell’indotto di Termini Imerese, quelli di Eutelia e di Pomigliano d’Arco. “Bonanni sei un uovo marcio”, “Restituite la dignità e il futuro a chi ha fame”, “Il lavoro non si tocca”, “A noi il lavoro a voi la galera”, “Pomigliano non si piega”, “Viva la classe operaia che mantiene tutta la società ”, sono alcuni degli slogan ritmati dai manifestanti
15.14: Vendola: contro i lavoratori vogliono soluzione finale. ”Loro che hanno prodotto questa crisi vogliono una specie di soluzione finale: ridurre alla marginalita’ il lavoro subordinato”. Lo dice il leader di Sinistra e Liberta’, Nichi Vendola, nel corso della manifestazione della Fiom per le vie della Capitale. ”In questa piazza – sottolinea Vendola – c’e’ un motivo di speranza grande: e’ la giornata in cui si rimette al centro del dibattito il lavoro come dignita’, civilta’ e diritto”. A chi ”ci spiega che di fronte alla crisi bisogna ridurre i redditi e le tutele”, il governatore della Puglia risponde: ”Questo non solo e’ sbagliato dal punto di vista economico, ma rappresenta anche una regressione dal punto di vista della civilta’. Qualcuno vuole uscire dal Novecento per entrare nell’Ottocento. Io voglio entrare nel Duemila”.
15.18: Corteo di Piramide arrivato a piazza San Giovanni. Il Corteo partito da piazzale dei Partigiani è arrivato a Piazzale San Giovanni. Dal palco della Fiom viene urlato lo slogan: “A noi il lavoro, a voi la galera”
15.10: “Il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, non ha ma hai parlato durante il corteo della Fiom di sciopero generale. Ogni eventuale riferimento al tema sarà fatto nel corso dell’intervento a piazza San Giovanni”. E’ quanto afferma il portavoce del segretario della Cgil
15.07: Vendola: ci precarizzano per comandarci meglio. ”La precarieta’ e’ come una pallina da pingpong, che va dalla scuola al mondo del lavoro. Vogliono precarizzare la nostra vita per comandarci meglio”. Lo ha detto il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, che oggi partecipa al corteo della Fiom a Roma. Vendola e’ stato accolto dall’applauso e dalle strette di mano degli operai. Qualcuno, dalla folla, ha anche lanciato in aria, verso di lui, una bandiera della Fiom. ”Sono in piazza – ha spiegato Vendola – perche’ oggi non c’e’ soltanto una questione sindacale, ma politica e culturale. Riguarda un modello di societa’ in cui viviamo. Penso che bisogna ribellarsi, la modernita’ deve contemplare i diritti del lavoro”.
15.00: Il corteo partito da Piazza della Repubblica e’ stato deviato per non far passare i manifestanti sotto una sede della Cils in via Cavour, strada che si trovava nel percorso ufficiale della manifestazione. Ieri gli organizzatori della manifestazione avevano concordato il percorso definitivo del corteo assieme alla questura di Roma, escludendo la strada, solitamente attraversata dai cortei.