14.56: Operai incalza, Epifani: “Sciopero generale? Lo faremo”. Un operaio incalza il segretario della Cgil durante il corteo della Fiom a Roma e gli esprime a voce alta la necessità di fare “uno sciopero generale”. “Lo faremo…lo faremo…”, risponde Epifani, lasciando intendere che il tema sarà valutato dal sindacato se dopo la manifestazione della Cgil non ci saranno risposte
14.43: Marcegaglia: fermate i linguaggi violenti o rischi veri. ”Lo dico soprattutto alle persone che oggi manifestano: fermate i linguaggi violenti, isolate i violenti, fatelo subito perche’ il rischio che corre il nostro Paese e’ un rischio vero”. Lo ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, rivolgendosi alla manifestazione della Fiom a Roma. Ma ricordando gli attacchi dei giorni scorsi alle sedi della Cisl e di Confindustria, Marcegaglia ha ammonito che ”dalla violenza verbale a un’altra tipologia di cose, che non voglio neppure nominare, il passaggio puo’ essere breve”. In questo senso ”il grande errore che noi non dobbiamo fare e’ il giustificazionismo”, ha concluso, perche’ di fronte alle violenze, ai giovani dei centri sociali, ”non bisogna capire un bel niente, bisogna condannarli”.
14.42: Di Pietro: chi non c’è ha perso un’occasione. In piazza con le tute blu della Fiom “c’è il centrosinistra, perché c’è l’Italia dei Valori e perché soprattutto ci sono le persone che vogliono dire basta al Governo del malaffare e degli interessi personali. Quelli che non ci sono perdono un’occasione”. Lo dice il presidente Idv, Antonio Di Pietro, giungendo alla manifestazione dei metalmeccanici a Roma. “Il Paese reale – continua Di Pietro – ha bisogno di riferimenti precisi e non di ‘capitan tentenna’, che un giorno dicono una cosa e il giorno dopo un’altra”
14.35: Vendola accolto da ovazione. Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà , Nichi Vendola, è stato accolto da una vera e propria ovazione dal corteo della Fiom. Il governatore della Regione Puglia, dopo un breve saluto con il leader dei metalmeccanici, Maurizio Landini, è stato salutato da decine di persone che manifestano per i diritti del lavoro. “La politica – ha detto – deve mettere al centro della contesa pubblica il lavoro e la sua dignità ”
14.33: Cofferati e Ferrero con i manifestanti. Tra le migliaia di manifestanti, anche volti noti della politica e del sindacato. Tra questi Sergio Cofferati, ex segretario generale Cgil, Paolo Ferrero, leader di Rifondazione Comunista, Giuliano Pisapia, candidato alle primarie per il Comune di Milano e il segretario del Pdci-Fds, Oliviero Diliberto
14.20: Partito corteo da piazza della Repubblica. E’ partito anche il secondo corteo della Fiom, da Piazza della Repubblica verso Piazza San Giovanni. Lo slogan della manifestazione è “Sì ai diritti, no ai ricatti. Il lavoro è un bene comune”. Metalmeccanici di origine africana, esponenti dell’associazionismo e dei centri sociali, immigrati, precari, studenti, operai. Sono questi i manifestanti che si preparano, in migliaia, a sfilare a Roma in uno dei due cortei della Fiom quello che partira’ da Piazza della Repubblica. Gli esponenti dei centri sociali, arrivati principalmente dal nord Est, da Napoli e dalla stessa Capitale, sfilano dietro lo spezzone degli operai Fiom, con lo striscione che reca la scritta ‘Uniti contro la crisi’. Assieme a loro, anche gli studenti universitari e i ricercatori. Tante le bandiere rosse e quelle della Fiom, che sventolano tra gli striscioni con scritte come ‘Uniti siamo tutto, divisi siam canaglia. Avanti brigate’ (della Brigata solidarieta’ attiva, ndr), ‘Rivogliamo tutto’, ‘Niente scambi, basta piegarsi ai padroni. Resistere’ e ‘Sapere bene comune’, quest’ultimo realizzato dagli studenti.
14.19: Sacconi: retaggio degli anni’70, mi auguro sia manifestazione pacifica. ”Verrebbe da dire che se non ci fosse stata sarebbe stato utile inventarla ma e’ chiaro non era questo obiettivo quando abbiamo sostenuto l’accordo di Pomigliano”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, a proposito della manifestazione della Fiom. ”Io mi auguro che la piazza di oggi, un retaggio degli anni Settanta, si rilevera’ pacifica – ha aggiunto Sacconi – ma e’ chiaro che e’ una piazza inadatta a governare. un retaggio di questi maledetti anni ’70”, che sono ”ancora tra di noi, come avremo modo di vedere anche oggi pomeriggio”. ”E’ un’opposizione a sinistra di un segmento della societa’ che deve restare democratica, e ci auguriamo resti democratica, ma che e’ un retaggio di cose passate”, ha proseguito Sacconi che poi, pur senza nominarlo ha fatto riferimento al governatore della Puglia, Nichi Vendola, che doveva essere tra i relatori al Forum della Piccola industria di Confindustria a Prato. ‘Sappiamo che uno dei vostri possibili ospiti ha preferito quella piazza: avevo temuto che le scegliesse tutte e due – ha concluso sorridendo -. Ma deve essere chiaro che in quell’Italia ce ne almeno 2/3 non ci riconosce”.
14.18: Epifani: governo ha diviso i sindacati. “In tutta Europa i sindacati scioperano insieme, da noi in campo c’è soltanto la Cgil e questo indebolisce il fronte del movimento dei lavoratori, soprattutto in un momento di crisi, in cui è invece necessario lottare insieme”, ha detto Guglielmo Epifani alla manifestazione. “Il governo ha fatto poco e male, ha diviso i sindacati e questo è un rimprovero che io farò sempre”. ha aggiunto
14.09: Landini: in piazza per contratto, lavoro e democrazia. ”Siamo in piazza per difendere il contratto nazionale, che rischia di essere cancellato, il lavoro e la democrazia e per indicare un’uscita da questa crisi diversa da quella indicata dal governo e da Confindustria”. Cosi’ il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha indicato i motivi della manifestazione nazionale organizzata oggi a Roma, dallo slogan ‘Si’ ai diritti, no ai ricatti. Il lavoro e’ un bene comune’. ”Siamo di fronte al piu’ grande attacco ai diritti di sempre, in una crisi che non ha precedenti, in un momento in cui il lavoro deve tornare ad essere centrale” ha aggiunto Landini, chiedendo di ”smetterla di fare accordi separati e, per questo, di ridare la parola ai lavoratori”. Condizione che darebbe anche ai sindacati la possibilita’ di una nuova azione unitaria”.
14.06: partito corteo da piazzale dei Partigiani. Striscioni contro la Cisl: “Il sindacato dei paraculi”. E’ appena partito da Piazzale del Partigiani a Roma il corteo degli operai della Fiom. Alcune centinaia di tute blu stanno protestando dietro lo slogan ‘Democrazia’ e ‘diritti’, scritto a caratteri cubitali su diversi pannelli, ognuno dei quali contiene una lettera in rosso. Alla partenza del corteo è stato acceso un fumogeno di color rosso ed è stato sparato un petardo. Tra i cartelli esposti dagli operai anche qualcuno contro la Cisl e il suo segretario: in uno Raffaele Bonanni viene raffigurato con sotto la scritta ”infame maggiordomo”, mentre in un altro e’ disegnato un operaio con la tessera della Cisl definita ”il sindacato dei paraculi”.
13.59: Epifani, serve cambiamento profondo. ”Il Paese sta rotolando, da mesi e’ lasciato a se’ stesso. C’e’ una situazione sociale molto pesante che richiede un cambiamento profondo delle politiche economiche”. Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, arrivando in piazza della Repubblica per partecipare alla manifestazione nazionale organizzata dalla Fiom. Siamo in piazza per i diritti, il lavoro, per il contratto. Un contratto senza deroghe”, ha aggiunto Epifani, sostenendo che il modello Pomigliano deve essere ”superato con un accordo che garantisca investimenti e occupazione, ma anche diritti”. Parlando della situazione del Paese, il leader della Cgil ha evidenziato che ”aumentano i disoccupati, i casi di crisi aziendale, che e’ difficile risolvere se non c’e’ un impegno del governo e se le imprese approfittano della crisi per ridurre i diritti”.
13.56: Epifani e Landini in piazza: sarà una manifestazione pacifica. I segretari generali della Fiom e della Cgil, Maurizio Landini e Guglielmo Epifani, sono arrivati in piazza della Repubblica, da dove partira’ uno dei due cortei organizzati per la manifestazione nazionale indetta dai metalmeccanici della Cgil. ”Abbiamo lavorato perche’ sia una grande manifestazione pacifica”, ha assicurato Epifani, aggiungendo che ”fino ad ora si e’ svolto tutto in un ordine assoluto, confido sara’ cosi’ fino alla fine. Certo non hanno aiutato gli allarmi – ha continuato il leader della Cgil – c’e’ la propaganda e il senso del dovere. Noi abbiamo forte il senso del dovere”. Dello stesso parere il leader della Fiom: ”sara’ una grande manifestazione sindacale, pacifica, democratica, non violenta”, ha detto. ”Noi di timori non ne abbiamo mai avuti. Sappiamo che coloro che vengono alla manifestazione sono persone per bene, che la democrazia la praticano tutti i giorni. Poi se ci sono persone che noi non conosciamo e che non abbiamo invitato, allora spetta al ministro dell’Interno saperlo e intervenire. Al momento – ha concluso Landini – sappiamo che sara’ una grande giornata di prova democratica”.
13.47: in migliaia a piazzale dei Partigiani per inizio corteo. Piazzale dei Partigiani, a Roma, si sta riempiendo di operai della Fiom pronti a partire. Alcune centinaia di manifestanti si sono radunati di fronte all’entrata della fermata metro Piramide e attendono l’inizio del corteo, che arrivera’ a piazza San Giovanni in Laterano, previsto intorno alle 14. Tante le bandiere rosse, molte delle quali di Rifondazione Comunista, Cgil e Fiom. Alla testa del corteo che si sta formando anche due pupazzi raffiguranti Silvio Berlusconi e il ministro per le Riforme Umberto Bossi intenti a calpestare la Costituzione italiana. Gli operai, molti dei quali dello stabilimento della Fiat di Melfi, indossano caschi rossi.
13.29: Tre operai di Melfi licenziati e poi reintegrati già in piazza per il corteo. I tre operai della Fiat di Melfi, licenziati e reintegrati dal giudice, sono gia’ a piazzale dei Partigiani, dove si sta formando uno dei due cortei per la manifestazione della Fiom Cgil. ”Per noi oggi deve essere un inizio per riprenderci i nostri diritti e le nostre liberta’, parole queste che per qualcuno non hanno piu’ significato”, ha detto uno di loro, Giovanni Barozzino, che ha aggiunto ”uno sciopero generale puo’ servire, perche’ ormai e’ sotto gli occhi di tutti cosa accade in Italia, non si parla piu’ di lavoro”. Secondo Antonio La Morte oggi e’ una giornata ”importante, non ci siamo arresi. Torniamo a chiedere ad alta voce di tornare al lavoro”.
13.00: Questore di Roma: massimo impegno per la sicurezza. ”Posso assicurare ai cittadini romani e ai partecipanti alla manifestazione che la Questura e le forze di polizia, da oltre una settimana, sono impegnate per garantire il massimo livello di sicurezza in citta”’. Queste le parole rilasciate oggi dal Questore di Roma Francesco Tagliente a Sky Tg24 in merito alla manifestazione della Fiom. ”C’e’ stato uno scambio di informazioni tra tutte le agenzie e le questure – ha proseguito Tagliente – con una pianificazione attenta di tutte le misure finalizzate a rendere compatibili sicurezza degli obiettivi e dei partecipanti all’evento. Gli uomini a mia disposizione – ha aggiunto – sono tutti impegnati e sensibilizzati all’importanza dell’avvenimento. Ci sono degli obiettivi sensibili e sono vigilati gia’ da ieri sera. I dispositivi saranno rafforzati nel corso della giornata. Possiamo dire di aver messo in campo tutte le potenzialita’ disponibili. E’ una manifestazione – ha concluso Tagliente – che impegna me e tutti gli uomini che sono in strada oggi. Diciamo che e’ richiesta una massima attenzione”.
10.31: Anche gli studenti in piazza. “Noi non moriremo precari”: è questo lo slogan con cui la Rete della Conoscenza, il network che raccoglie Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario, ha invitato gli studenti di scuole e università a partecipare al corteo indetto dalla Fiom che si svolge oggi a Roma. “La nostra presenza in piazza non è solo di testimonianza – dichiara in una nota Roberto Iovino, portavoce della Rete – l’attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici è un attacco al nostro futuro. Noi siamo convinti che dalla crisi si esca puntando sul sapere bene comune e sulla ricerca pubblica per costruire un nuovo modello di società ”. Gli studenti saranno presenti dalle prossime ore a piazza della Repubblica, dove stanno giungendo studenti di scuola e università da tutta Italia con pullman e treni speciali.
“Nel giorno di domenica – conclude la nota della Rete – parteciperemo all’assemblea nazionale dei movimenti e delle lotte sociali che si svolgerà alla Sapienza, e che sarà un importante momento di confronto e rilancio per una nuova stagione di lotta”. In piazza ci saranno anche gli studenti medi aderenti alla Fds (federazione degli studenti), che si uniscono alla protesta “contro la politica scolastica e lavorativa adottata dal governo, per difendere i diritti dei lavoratori, il contratto nazionale, la sicurezza di un futuro stabile”. “Noi studenti – dicono – vogliamo riappropriarci delle nostre prospettive lavorative future, appoggiando chi sta vivendo adesso una realtà che ben presto vivremo anche noi. Oggi protesteremo con forza e ci mobiliteremo perché i diritti dei lavoratori siano rispettati in quanto tali, e non distrutti, eliminati, annientati”.