Una lista civica degli immigrati: è quella annunciata un mese fa a Milano dal presidente della comunità islamica di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari ed ora confermata dagli stessi componenti.
Si chiamerà, secondo quanto scrive Repubblica Milano, “Milano Nuova”, e nelle intenzioni del presidente Shaari sarà una lista laica, rivolta soprattutto ai 40mila stranieri maggiorenni registrati all’anagrafe, comunitari e non, con diritto di voto.
Alle accuse mosse dal centrodestra, Shaari risponde: “Non è una lista musulmana, ma laica, aperta anche agli italiani. Non importa se non eleggeremo nessuno. Quello che conta è dare la possibilità a tutti gli stranieri di sentirsi parte della città. Sarà un segnale importante per Milano”.
Contraria la Lega Nord. Per il presidente del Consiglio regionale Davide Boni “Sarebbe una discriminazione al contrario, una deriva pericolosissima”. Sulla stessa linea il collega Igor Iezzi, segretario milanese del partito: “Mi auguro che non ci ritroveremo in consiglio comunale un nuovo Mohamed Game”, ovvero l’uomo che tentò di far saltare la caserma milanese Santa Barbara.
Contrario anche anche il coordinatore provincia del Pdl, Romano La Russa: “Un partito della Shaaria? No, grazie – dice a Repubblica. Milano non ha bisogno di una lista per islamici che sostenga le istanze degli immigrati: la città ha dimostrato di saper accogliere con gran cuore gli stranieri che vogliono lavorare e rispettare le leggi”.
Favorevole invece il candidato alle primarie del centrosinistra Giuliano Pisapia, che definisce la lista “utile alla costruzione di una Milano più accogliente e più democratica, sicuramente meno discriminatoria”.