Duro scontro politico in Argentina: il Senato ha approvato, con il determinante voto del vice presidente Julio Cobos, una legge che stabilisce un aumento delle pensioni per oltre cinque milioni di persone. Ma, mentre il capo del gabinetto dei ministri, Anibal Fernandez ha confermato che il governo la vieterà il capo dello Stato, Cristina Fernandez ha assicurato che si tratta di ”una truffa” e accusato il suo vice di essere ”un abusivo”.
”Se entrasse in vigore produrrebbe la bancarotta dello Stato e mi vengono i brividi solo a pensarlo”, ha insistito la presidente, in un intervento a Buenos Aires. La riforma, che in Senato ha ottenuto 35 voti a favore e 35 contrari, ma è passata per il voto favorevole di Cobos nel suo ruolo di presidente del Senato, significherebbe, secondo il governo, un aumento delle spese di bilancio per l’equivalente di 17,5 miliardi di dollari. Che, a suo dire, non ci sono. Per contro, l’intera opposizione, dalle destre alle sinistre ai peronisti dissidenti, sostiene il contrario.
Cobos si è comportato allo stesso modo nel luglio del 2008: il suo voto è stato infatti determinante per bocciare un progetto di legge di Cristina Fernandez, che prevedeva l’aumento delle ritenute fiscali per i produttori agricoli.