Dopo la liberazione, il discorso. La leader democratica birmana e premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi ha detto ai suoi sostenitori di ”non perdere la speranza, non c’e’ motivo di farsi scoraggiare”.
“Penso di sapere cosa vuole la popolazione, ma solo fino a un certo punto. Ditemi anche voi cosa volete”, ha aggiunto Suu Kyi spiegando di aver ascoltato le notizie alla radio fino a sei ore al giorno, durante i suoi sette anni agli arresti domiciliari.
Il premio Nobel per la Pace ha parlato davanti ad alcune migliaia di sostenitori dalla sede della sua “Lega nazionale per la democrazia” (Nld), nel primo discorso dalla sua liberazione. Secondo fonti del suo partito, l’intenzione della leader è quella di lavorare alla riconciliazione nazionale, smuovendo la Birmania dal muro contro muro con la giunta militare.
‘La base della libertà democratica è la libertà di parola” ha aggiunto la Suu Kyi che ai suoi sostenitori ha spiegato: ”Se vogliamo ottenere quello che vogliamo dobbiamo farlo nel modo giusto”.
La leader democratica birmana ha quindi detto di voler lavorare con ”tutte le forze democratiche” in Birmania. Ai suoi sostenitori ha detto che ”c’èdemocrazia quando il popolo controlla il governo. ”Accetterò che il popolo mi controlli”, ha aggiunto precisando: ”Dovete resistere per quello che è giusto”.
[gmap]