BEIRUT – Il governo saudita ha ricordato oggi con un comunicato del ministero dell’interno che le manifestazioni sono proibite nel regno petrolifero del Golfo, dopo che nei giorni scorsi nelle regioni orientali del Paese era più volte scesa in piazza la minoranza sciita. Lo riferisce l’agenzia ufficiale saudita secondo cui nel comunicato si precisa che ”le forze di sicurezza impiegheranno tutte le misure necessarie per prevenire ogni tentativo di minacciare l’ordine pubblico”.
Per la seconda volta consecutiva in una settimana, un centinaio di sciiti della provincia di Qatif avevano ieri dimostrato per chiedere il rilascio di una decina di loro parenti e amici, da 15 anni in carcere in attesa di processo e sospettati di esser coinvolti nell’attentato contro la caserma Usa di Khobar compiuto nel 1996 e nel quale morirono 19 marines.
La minoranza sciita, circa il 10 per cento della popolazione totale saudita, abita in prevalenza le regioni orientali costiere, dove si trovano alcuni importanti terminali petroliferi sul Golfo e che si affacciano di fronte al Bahrain.
L’arcipelago indipendente, dominato da un clan sunnita ma abitato da una maggioranza sciita, vive da quasi un mese manifestazioni e proteste anti-regime e su Facebook circolano due appelli, uno per l’11 marzo e uno per il 20, per organizzare una ‘giornata della collera’.
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