MILANO – Pubblicamente dichiara che la sua compagna abita in affitto in un appartamento di proprietà del Pio Albergo Trivulzio, ma Giuliano Pisapia, candidato sindaco a Milano spera anche ”che Saviano abbia torto e che il fango non entri tra le armi della campagna elettorale”.
Lo dice in un intervento pubblicato sul suo sito, dove spiega la questione del Pio Albergo Trivulzio, istituto che ha ingaggiato un braccio di ferro con Palazzo Marino perché non voleva consegnare la lista con i nomi dei suoi inquilini. Tra di essi, appunto, la giornalista Cinzia Sasso, compagna di Pisapia, che sull’argomento ha anche scritto una lettera al Corriere della Sera, spiegando di abitare da 22 anni, da sola, in quella casa, e di aver disdetto il contratto di locazione con il Pat già nel 2008, mentre Pisapia da oltre 30 anni vive in un altro appartamento, di proprietà, vicino al Tribunale. Su questo fatto, secondo Pisapia, ”c’è stato un vortice di telefonate anonime, nel puro stile della macchina del fango”.
Per questo il candidato sindaco ha voluto raccontarlo dal suo sito, ”prima che lo leggiate sui giornali: la mia compagna abita da molti anni, da prima che noi ci conoscessimo – scrive l’avvocato – in un appartamento di proprieta’ di un ente pubblico”. Fatto che ”non e’ un reato”, ”mentre certo e’ un problema – commenta Pisapia – l’incapacita’ degli enti che dispongono di un patrimonio immobiliare di gestire al meglio le proprie disponibilita’. E state certi che contro quelle inefficienze io mi batterò”. Pisapia trova che usare questa vicenda privata ”per colpire me attraverso di lei” sia ”un’ingiustizia insopportabile”.