17.25, Firenze. Un funerale per l’universita’ pubblica, e l’occupazione del tetto del polo didattico di viale Morgagni dove sara’ esposto uno striscione. Sono alcune delle iniziative di protesta organizzate domani a Firenze nel giorno in cui alla Camera e’ prevista la discussione della riforma Gelmini. Le iniziative sono state anticipate oggi nel corso di un incontro tra rappresentanti dei ricercatori e precari dei vari atenei toscani con il gruppo Pd in Consiglio regionale, rappresentato dalla consigliera Daniela Lastri e dal capogruppo Vittorio Bugli. Durante l’incontro i ricercatori hanno espresso forti preoccupazioni per la riforma dell’universita’. ”Senza budget – hanno spiegato – non si puo’ fare ricerca e gia’ oggi siamo costretti a reperire da soli risorse all’estero. Questa riforma fa’ esclusivamente l’interesse dei ‘baroni’. La volonta’ e’ quella di cambiare tutto per non cambiare nulla, se non disinvestire sul mondo dell’universita’ e della ricerca che e’ portata avanti esclusivamente dai precari, a cui la riforma vuol invece tagliare le gambe”. Per i ricercatori ”anche gli studenti sono arrabbiati perche’ non ce la fanno piu’ a sostenere i costi dell’ universita’ e perche’ si sta minando il loro diritto allo studio. Del resto con la riforma della governance degli atenei, proposta da Gelmini, si riduce il controllo pubblico sulle universita’, rischiando di consegnarle nelle mani dei privati e di Confindustria”. Per domani, secondo quanto spiegato, sono attese alcune proteste di studenti e ricercatori. Alle 13 in piazza San Marco, davanti alla sede del rettorato, si terra’ un flash mob in cui sara’ celebrato il funerale della scuola pubblica. Nel pomeriggio, alla facolta’ di agraria, si terra’ una lezione pubblica e un’iniziativa dal titolo ‘Con la cultura si mangia, la ricerca universitaria assaggi e saggi’. Sempre domani studenti fiorentini si recheranno a Roma per partecipare alla manifestazione contro la riforma Gelmini davanti Montecitorio. Per Bugli ”con questa riforma viene eliminata la possibilita’ di intervento dello Stato in un settore strategico come quello dell’universita’. Per questo sosteniamo le lotte dei ricercatori e degli studenti e la Regione e’ pronta a fare tutto il possibile qual’ora la riforma venga approvata. Gia’ nella finanziaria regionale non sono previsti tagli, nonostante i 360 milioni di euro in meno a disposizione, per i settori dell’universita’, dell’istruzione e dell’innovazione”. Ora, ha aggiunto Bugli, ”la priorita’ e’ che la Gelmini si fermi con questa sciagurata riforma, che rischia di affossare l’universita’ pubblica. Se il ministro si fermera’, capire’ che dalla Toscana verranno non solo protesta, ma anche idee e proposte”. Secondo Lastri ”la mobilitazione di studenti e ricercatori ha un grande valore, perche’ vuole evitare un colpo durissimo al sistema universitario, che poggia le sue basi proprio anche sul ruolo dei ricercatori”.
17.22, Firenze. ”Le parole del Rettore dell’Universita’ di Firenze sono vergognose e dimostrano quale resistenza stia mettendo in atto la parte piu’ conservatrice del sistema universitario italiano per non approvare la riforma”. E’ quanto afferma il ministero dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca, spiegando che ”con questo atteggiamento si impedisce agli studenti di esercitare il proprio diritto allo studio, costringendoli a perdere ore di lezione utili e importanti a causa di interessi di casta e di propaganda politica”. ”Da anni si assiste con tristezza a messaggi di rettori o professori che chiedono di non far svolgere le lezioni. Un copione gia’ visto che non e’ piu’ accettabile. L’Italia deve guardare al futuro, deve riformare l’universita’ e non puo’ piu’ essere prigioniera di vecchi slogan”, conclude la nota di Viale Trastevere.
17.17, Genova. Cinquecento studenti medi e universitari sono partiti in un corteo spontaneo dalla sede dell’Ateneo genovese di via Balbi per le strade della citta’, aperto dallo striscione nero e bianco ”Blocchiamo tutto”. Si registrano disagi alla circolazione. Muovendosi verso piazza De Ferrari i manifestanti stanno distribuendo volantini sulla protesta. Intanto in una breve assemblea e’ stato ribadito che domani ci sara’ un altro corteo in mattinata con partenza da piazza Caricamento, volantinaggi diffusi e la diretta live della discussione alla Camera della riforma Gelmini. I ricercatori precari allestiranno infatti un megaschermo nel cortile del rettorato in via Balbi per seguire in diretta la discussione alla Camera.
17.08, Pisa. Non era mai accaduto prima che i tre atenei pisani si bloccassero contestualmente. Questo obiettivo e’ stato raggiunto oggi dal movimento studentesco che e’ riuscito nell’impresa di interrompere nello stesso momento la didattica alla Scuola Normale, al Sant’Anna e all’Universita’ di Pisa per protestare contro il ddl Gelmini. Stop alle lezioni, dunque, fino a domani dopo le occupazioni a raffica partite dall’Universita’ e ben presto allargatesi anche alle due scuole d’eccellenza e ai licei cittadini. Oggi e domani si fermano la Normale e la Scuola Sant’Anna, mentre la conferenza dei presidi dell’universita’ aveva concesso la sospensione solo per domani, ma le occupazioni che, di fatto, hanno coinvolto tutte le facolta’ hanno determinato il blocco totale dell’ateneo anche per la giornata di oggi.
16.56, Firenze. Un gruppo di studenti, provenienti dal polo di Scienze sociali di Novoli, ha invaso i binari ferroviari poco lontano dalla stazione fiorentina di Rifredi bloccando cosi’ la circolazione dei treni. Poco prima, intorno alle 16, nello stesso plesso, ”una cinquantina di studenti di Sinistra Universitaria – UdU Firenze, – si legge in una nota – insieme ai ricercatori di Firenze, hanno occupato il tetto del Polo Universitario di Novoli”. ”A Firenze come in tutta Italia – prosegue la sigla studentesca – si alza il tono della protesta contro il ddl. Contro la privatizzazione dell’universita’, contro la precarizzazione della ricerca, contro la demolizione del diritto allo studio Sinistra Universitaria non fara’ un passo indietro e rimarra’ sul tetto sino al ritiro del ddl dalla discussione alla Camera”. ”Gli studenti e i ricercatori impediranno la morte dell’Universita’ Pubblica!” dichiara ancora nella nota Giuseppe Martelli di Sinistra Universitaria Firenze – da Parma a Palermo, da Roma a Firenze, l’UdU ha occupato i tetti delle universita’ di tutta Italia e non desistera’ sino a quando l’universita’ pubblica non sara’ salva”.
16.46, Genova. Trecento studenti universitari e medi con la presenza di diversi docenti e ricercatori precari hanno bloccato nel pomeriggio il passaggio dei mezzi pubblici in via Balbi per mezz’ora circa. Ora e’ in corso un’assemblea all’interno di lettere. ”Un provvedimento senza copertura finanziaria e’ un salto nel buio – ha commentato il preside della facolta’ di Lettere Francesco Surdich con i giornalisti -. Solo nella nostra facolta’ in base a norme gia’ vigenti stiamo valutando di tagliare due corsi di laurea specialistica. Dunque siamo solo all’inizio dei tagli che dovremo fare se passera’ la riforma Gelmini”.
16.36, Napoli. Un centinaio di studenti della facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Napoli Federico II, dopo una assemblea tenutasi nella sede del politecnico a Fuorigrotta, stanno sfilando in corteo per raggiungere viale Marconi, dove si trova la sede Rai, per illustrare le proprie posizioni. Gli studenti, con uno striscione contro i ministri Tremonti e Gelmini, chiedono il ritiro del Ddl sulla riforma universitaria. ”Gli studenti di ingegneria non si erano ancora messi in moto – spiegano alcuni ragazzi – ma dopo l’assemblea pubblica di oggi molti si sono resi conto della grave situazione in cui verseranno gli atenei dopo l’approvazione di questo ddl”. Al momento i manifestanti stazionano in viale Marconi, sul posto anche le forze dell’ordine.
16.28, Milano. Gli studenti e i ricercatori che protestano contro la riforma del mondo dell’istruzione hanno ‘colpito’ anche sui monumenti di Milano. Oggi infatti uno striscione giallo di circa 4 metri di lunghezza, con scritto in rosso ‘(Ri)viva la ricerca per favore’, e’ stato srotolato da una delle balconate della cattedrale del capoluogo lombardo per alcuni minuti. Il blitz, che e’ stato portato avanti da sei studenti dell’universita’ Bicocca, e’ avvenuto intorno alle 13.30. ”E’ stata un’iniziativa improvvisata – spiega Giulia, una delle autrici del blitz -. Siamo saliti sugli ascensori come normali turisti, abbiamo srotolato lo striscione su una balconata che da’ su corso Vittorio Emanuele e ce ne siamo andati via”. Come ammesso dagli stessi autori, l’azione di protesta non ha avuto molti effetti. ”Purtroppo non se ne e’ accorto nessuno perche’ sono intervenuti subito gli addetti della cattedrale che lo hanno tolto, ma abbiamo fatto delle foto”. Studenti dell’Accademia di Brera sono riusciti poi a esporre per pochi attimi uno striscione, intorno alle 16, dalla balconata dell’Arengario e di Palazzo Reale, sempre in piazza Duomo, prima di essere bloccati dalla sicurezza. Intanto, circa 300 studenti si sono ritrovati nella vicina piazza San Babila da cui si sono mossi in corteo-fiaccolata per le vie del centro per poi concludere alla facolta’ di scienze politiche dell’universita’ Statale di Milano.
16.24, Roma. Un gruppo di cinque studenti universitari vestiti da ‘baroni rampanti’ ha protestato in piazza Montecitorio contro il ddl Gelmini, ”in risposta – hanno detto – al ministro, la quale sostiene che noi difendiamo i ‘prof baroni”’. I manifestanti, appartenenti ai ‘Giovani democratici’, alla Rete universitaria nazionale e alla ‘Federazione degli studenti’, hanno urlato slogan ai megafoni contro il governo esponendo cartelli dalla scritta ”Ecco il monumento dei baroni, la Gelmini ci riceva”, ”I baroni rampanti contro il Cavaliere inesistente” e ”Ma quale riforma epocale, fermate questo editto medievale”.
15.46, Roma. Un gruppo di studenti della facolta’ di Sociologia della’universita’ La Sapienza ha bloccato il traffico a Roma in via Salaria, piazza Fiume e corso Italia fino a raggiungere Porta Pia, dove e’ stato costruito e poi abbattuto un muro di cartone. Lo hanno riferito gli studenti dell’assemblea permanente di Sociologia. ”Dalle scorse settimane – hanno spiegato i manifestanti – con le mobilitazioni in tutta Italia di ricercatori e studenti, abbiamo iniziato a rompere i muri che ci costringono soli di fronte al ricatto della precarieta’, abbiamo iniziato a immaginare strade diverse per il futuro della nostra universita’, abbiamo deciso di rompere il muro del silenzio e della passivita’. Stanotte torneremo ad occupare la nostra facolta’ e domani saremo ancora nelle strade di questa citta”’.
15.41, Siena. Piu’ di mille studenti stanno percorrendo in corteo le strade di Siena per protestare contro la riforma dell’Universita’. D’accordo con l’Amministrazione, una delegazione dei manifestanti e’ salita nella sede della Provincia in Piazza del Duomo e si e’ affacciata al balcone, di fronte alla Cattedrale, lanciando aerei di carta ed esponendo lo striscione ‘Questi sono gli unici aerei che vogliamo. No alla guerra, si’ alla cultura’. I tre cortei partiti intorno alle 12 dalle varie facolta’ si sono incontrati alla Croce del Travaglio, sopra Piazza del Campo, e da li’ hanno raggiunto la sede della Provincia e della Prefettura, di fronte alla quale hanno trovato le transenne e una quarantina di agenti in divisa di Polizia e Carabinieri. I partecipanti alla manifestazione, sono stati esposti striscioni ma nessun simbolo di partito o di organizzazioni studentesche, si sono sistemati sulla scalinata del Duomo, scandendo slogan, tra i quali alcuni contro i ministri Gelmini e Tremonti. Dopo aver esposto lo striscione in Provincia, il corteo e’ partito verso la facolta’ di Economia occupata da questa mattina. Da qui il corteo raggiungera’ poi, nel pomeriggio, il Rettorato.
15.38, Perugia. Alcuni studenti universitari si sono simbolicamente incatenati oggi pomeriggio alla cancellata che protegge la fontana Maggiore, nel centro storico di Perugia contro la riforma Gelmini. L’iniziativa e’ stata promossa dall’Unione degli studenti, Udu. I manifestanti hanno inoltre esposto uno striscione con scritto ”No al ddl Gelmini”. Accanto un sole stilizzato, simbolo dell’Udu. La protesta si sta svolgendo in modo assolutamente tranquillo ma la situazione e’ comunque tenuta sotto controllo dalla polizia.