12:39, Cosenza. Alcune centinaia di studenti dell’Universita’ della Calabria hanno occupato la zona della stazione dei bus del campus dell’Universita’ della Calabria, ad Arcavacata di Rende, impedendo di fatto arrivi e partenze degli automezzi. Gli studenti dell’Unical, che protestano contro la riforma Gelmini hanno dato vita stamani a due cortei spontanei partiti uno dalla facolta’ di Farmacia e l’altro dalla facolta’ di Ingegneria, quasi ai due poli opposti del campus, che sono poi confluiti nell’area delle pensiline. La protesta degli studenti dell’ateneo calabrese e’ stata attuata a qualche ora dall’assemblea di ateneo che si terra’ nel pomeriggio per discutere delle iniziative da intraprendere contro il provvedimento del ministro di riforma dell’universita’.
12:38, Siena. Tre diversi cortei di studenti stanno sfilando per le strade di Siena come forma di protesta nei confronti della Riforma Gelmini. Ogni corteo raccoglie le facolta’ di una diversa zona della citta’: uno per Lettere e Ingegneria, un altro per Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze Matematiche Fisiche Naturali (tutte e cinque sono facolta’ occupate) e il terzo per l’ Universita’ per Stranieri e il Polo Scientifico, che stamattina era riunito in assemblea. I manifestanti dovrebbero riunirsi in Piazza del Duomo per sostare poi davanti alla Prefettura e quindi dirigersi verso il Rettorato. Al corteo partecipano anche alcuni professori e ricercatori. Al momento non e’ stato deliberato ufficialmente alcun blocco della didattica, che avviene comunque a macchia di leopardo in alcune facolta’ in accordo tra studenti e docenti.
12:37, Pisa. Alcune decine di ‘normalisti’, supportati dalla piazza da centinaia di studenti universitari, hanno ‘occupato’ stamani la Scuola Normale Superiore di Pisa. Per protestare contro il ddl Gelmini un gruppo di studenti e’ anche salito sul tetto della Torre di Ugolino dove hanno raggiunto la campana e l’hanno fatta suonare. La piazza dei Cavalieri, antistante il Palazzo della Carovana, sede storica della Normale, e’ invasa da un migliaio di studenti delle diverse facolta’ dell’ateneo pisano, dove, di fatto, oggi la didattica e’ sospesa in seguito all’occupazione di aule, dipartimenti e facolta’.
12:29, Firenze. Una quarantina di studenti universitari ha ‘occupato’ una sala del Rettorato dell’Universita’ di Firenze, in piazza San Marco, dove era in corso una riunione della Commissione didattica di Ateneo, alla quale partecipavano anche alcuni presidi di Facolta’: la riunione e’ stata sospesa. Il blitz e’ scattato poco dopo le 11 quando gli studenti, entrati nel Rettorato, sono saliti al primo piano e sono entrati nella sala dove hanno esposto alcuni striscioni contro la riforma e chiesto di parlare con il Rettore Alberto Tesi. Durante l’incontro con Tesi i manifestanti hanno prima chiesto nuove spiegazioni sugli scontri con la polizia avvenuti giovedi’ scorso al polo di Novoli, poi hanno chiesto il blocco della didattica per la giornata di domani, in occasione della possibile approvazione del ddl Gelmini alla Camera. Infine hanno chiesto di sapere se gli organismi di ateneo intendano dimettersi qualora la riforma dovesse essere approvata. Terminato l’incontro con il Rettore, gli studenti sono rimasti all’interno della sala.
12:21, L’Aquila. Varca anche i confini della zona rossa del capoluogo di regione distrutto dal terremoto del 6 aprile 2009. L’annunciato sit-in in piazza Duomo in una delle poche aree agibili del centro, ha visto la partecipazione di circa 300 persone. Tra loro molti studenti della Facolta’ di Lettere che hanno deciso di varcare le transenne e tornare a fare simbolicamente una lezione all’aperto davanti a Palazzo Camponeschi, uno degli edifici piu’ lesionati. Davanti l’ingresso della vecchia Facolta’ gli studenti hanno esposto lo stesso striscione ”Contro la riforma salviamo l’Univaq” che due giorni fa era stato esposto sul tetto della sede provvisoria nel polo industriale di Bazzano, zona ovest della citta’, mentre alcuni giovani, hanno sfidato il rischio di entrare in una struttura pericolante per salire al piano superiore dell’edificio e appendere anche altri striscioni con scritto ”L’Aquila monumento studentesco al Ddl” e ”Universita’ pericolante”. ”E’ questo il nostro modo – spiegano – per dire anche dall’Aquila che questa riforma provochera’ la morte del nostro sistema universitario”. Alla mobilitazione, che al momento non ha registrato incidenti, sono intervenuti anche presidi di Facolta’, prorettori universitari e ricercatori. Contemporaneamente continuano le assemblee in tutte le Facolta’ dell’Aquila.
12:06, Roma. Hanno recintato l’Arco di Costantino a Roma con cartelli di pericolo e del nastro bianco e rosso, quello utilizzato per delimitare strutture a rischio crollo. E’ l’iniziativa degli studenti di archeologia e storia dell’arte dell’universita’ La Sapienza di Roma, che hanno chiesto ”la sfiducia” per il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi e hanno protestato contro il ddl Gelmini. Gli studenti, un centinaio, hanno anche costruito un muro con delle scatole, che hanno poi fatto simbolicamente crollare su alcuni ricercatori. ”Crolla Pompei, si rivoltano gli atenei”, e’ stato lo slogan degli universitari, che hanno anche contestato ”I nuovi provvedimenti sulla formazione professionale in ambito culturale”. Prima di andare via, i manifestanti hanno esposto uno striscione riferito al governo, dalla scritta ”Io non mi fido”. La scorsa settimana, durante il corteo contro i tagli all’istruzione, gli studenti medi e universitari avevano occupato simbolicamente per alcuni minuti il Colosseo accendendo fumogeni ed esponendo striscioni.