ROMA – Virginia Raggi scatenata sul palco. La candidata sindaco di M5S  balla e canta in occasione della campagna elettorale dei 5 stelle. In piazza del Popolo a Roma la Raggi si scatena su note blues. Chissà come festeggerà semmai dovesse essere eletta sindaco dopo il ballottaggio con Giachetti.
Il ballottaggio per la conquista del Campidoglio si avvicina. Virginia Raggi chiuderà la sua campagna elettorale venerdì 17 ad Ostia, sul litorale di Roma, proprio nel municipio travolto da Mafia Capitale e dove i pentastellati hanno avuto il record di consensi. Entro quel giorno annuncerà la sua giunta, su cui sta lavorando in queste ore. A sinistra del Pd intanto è maretta, con Sel-Si divisa sulla proposta di votare scheda bianca lanciata dallo sconfitto Stefano Fassina.
La candidata sindaco 5 Stelle è al lavoro per terminare il prima possibile il puzzle giunta. Obiettivo, come lei stessa ha annunciato, è presentarla ‘in blocco’ la prossima settimana, prima del voto del 19 giugno. E oggi nessun appuntamento pubblico o iniziativa per la campagna elettorale per l’avvocatessa pentastellata impegnata in una serie di riunioni con i ‘papabili’ e futuri assessori prima di terminare la giornata di lavoro con una cena insieme gli aspiranti presidenti dei Municipi del M5s. Per ora l’unica certezza nella squadra di governo 5 Stelle sarebbe Paolo Berdini che si occuperà di Urbanistica e Patrimonio. Sulle altre caselle c’è il massimo riserbo del M5s, soprattutto per paura di ‘bruciare’ nomi. In giunta potrebbero entrare anche alcuni consiglieri comunali pentastellati: Daniele Frongia e Marcello De Vito sono in lizza per la carica di vicesindaco – quest’ultimo, Mr. Preferenze in Campidoglio, potrebbe diventare anche il nuovo presidente dell’ assemblea capitolina. Per i trasporti il nome in circolazione è quello di Marco Ponti, ex imprenditore e professore di economia applicata al Politecnico di Milano. Nel totonomi per diventare ‘Mister Bilancio’ si parla di uno dei subcommissari di Tronca, Pasqualino Castaldi, o di un dirigente della Consob; per la Cultura dopo il niet di Tomaso Montanari ci si sta orientando su un identikit in rosa mentre per la Sicurezza indiscrezioni parlano di un ex prefetto.
Al lavoro per la sfida ballottaggio anche in casa Pd. Roberto Giachetti, dopo aver incontrato nei giorni scorsi candidati, parlamentari e vertici del partito di Roma al Nazareno, oggi ha dato appuntamento alla sua lista civica. E non ha mancato di entrare a gamba tesa sul caso dello sciopero proclamato dall’Ugl in Atac proprio in concomitanza della prima partita dell’Italia agli Europei: “Questo tipo di coincidenze contribuiscono a creare un clima di odio tra gli utenti e il personale dell’Atac” chiosa Giachetti. Intanto a sinistra dei dem soffia aria di tempesta. Da una parte lo ‘sconfitto’ Stefano Fassina, leader di Si, che invita a votare scheda bianca dall’altra l’ex capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola all’attacco: “La scheda bianca non mi convince – dice il vendoliano – Finire come le povere anime del canto terzo dell’inferno, dove sono puniti gli ignavi, non mi appassiona”.
Ecco il video riportato dall’agenzia Vista: